L’allarme Coronavirus è tornato a farsi sentire in maniera sempre più assordante sul suolo italiano, e in particolare in Veneto saranno presi severi provvedimenti. Dopo averlo ampiamente annunciato, infatti, il Governatore Luca Zaia ha presentato la nuova ordinanza regionale. “È stata pensata per essere ancora più efficace negli isolamenti fiduciari dei positivi al Coronavirus e nell’individuazione dei contatti“, ha spiegato.
Prima e importante novità riguarda i tamponi per i lavoratori provenienti dall’estero, che diventano obbligatori in caso di arrivo da determinati Paesi il cui elenco è allegato al documento. Non è tutto, perché per contrastare l’arrivo del Coronavirus dall’estero Zaia ha ordinato la “denuncia d’ufficio” per eventuali pazienti positivi e con sintomi che rifiutino il ricovero o per positivi che violino l’isolamento fiduciario.
Tale ordinanza sarà valida dal 6 luglio al 31 luglio 2020. Zaia ha previsto diverse misure di prevenzione del contagio da Coronavirus. In particolare l’obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni, che scatterà in automatico in presenza di tre distinte circostanze. La prima: contatto a rischio con soggetto risultato positivo al tampone. La seconda: ingresso o rientro in Veneto da Paesi diversi da quelli dell’allegato 1 (diversi dai Paesi Europei). La terza: compresenza di sintomi di infezione respiratoria e temperatura superiore ai 37 gradi e mezzo.
Zaia ha quindi previsto l’obbligo di comunicare al sindaco, al prefetto e alle autorità giudiziarie l’elenco dei positivi. Questo dovrebbe aiutare i controlli e l’applicazione delle misure cautelari. Il provvedimento è valido anche per i cittadini del Veneto che si spostino per turismo. In caso di rientro dai Paesi in questione, ci si dovrà sottoporre a un tampone immediatamente e a un secondo test a distanza di 7 giorni in caso di negatività. La prestazione sanitaria è gratuita.
Per quanto riguarda le badanti, l’ordinanza di Zaia per il Veneto ha previsto una “raccomandazione” a effettuare il tampone, con richiesta da presentare alla Ulss. L’onere della segnalazione spetta al titolare: in caso di mancata richiesta, sarà infatti il titolare a dover pagare una multa di 1000 euro per ogni lavoratore non sottoposto al test medico.
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