Willy, fiaccolata in memoria davanti a Basilica San Giovanni

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Alcune centinaia di persone nel tardo pomeriggio di venerdì si sono ritrovate sul prato di fronte alla Basilica di San Giovanni, a Roma. Un’iniziativa in memoria di Willy Monteiro Duarte, 21enne di Paliano ucciso brutalmente nelle scorse settimane a Colleferro mentre cercava di difendere un amico. Ad organizzare il presidio la rete Black Italians.

Willy, il ricordo della zia e del cugino

Noi lo ricorderemo per il suo sorriso. Noi lo sappiamo, perché lo abbiamo visto nascere, gattonare. Abbiamo visto i suoi primi passi, e sorrideva sempre. Siamo molto orgogliosi di Willy. Sono grata a tutti per la solidarietà che tutti ci stanno dimostrando. Vorremmo che certe cose non accadano mai più. A nessun figlio di nessuno“, è il commento della zia che ha presenziato alla fiaccolata.

Con lei anche la sorella di Willy e il cugino Erik: “Era la persona più buona che io conoscessi in questo mondo. Il nostro legame andava fuori dall’ordinario. Lui c’era sempre. Adesso lo chiamano eroe, e mi fa un effetto strano. Ma è entrato nel cuore di tutti gli italiani. Il suo è stato un gesto di altruismo, non tutti lo avrebbero fatto e chiedo a chi c’era di non aver paura e di testimoniare. Chiedo che queste cose non accadano più, siamo nel 2020 e nel mondo queste cose non devono più accadere“.

Amici e parenti chiedono giustizia

Willy è stato ricordato con musica, canzoni e discorsi. Commoventi le note di ‘Imagine’ di John Lennon. E tanti altri ricordi per il giovane scomparso. “Ha trasmesso una sana educazione e una giusta priorità di valori“. “Il sorriso della speranza. Piccolo di età, esile, ma con un coraggio tanto grande da smuovere il mondo intero“. Queste solo alcune delle parole dedicate allo sfortunato ragazzo.

Esposti anche la bandiera di Capo Verde e uno striscione con la scritta “Giustizia per Willy“. E una richiesta, chiara e lapidaria: “È il caso di mostrare sostegno per una giusta causa, per far sì che questo mondo sia migliore. Si dice tanto che il razzismo non c’è, ma purtroppo c’è ancora. Ed è portato dall’ignoranza, dalla paura dello sconosciuto, dalla non conoscenza. E l’ignoranza porta anche alla violenza, che purtroppo fa anche delle vittime“.

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