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“La vertenza si sblocca innanzitutto tenendola aperta. Tutti davano per scontato che sarebbe subentrata la rassegnazione e invece la fabbrica è ancora aperta e sta producendo tantissimo“. Nonostante l’annuncio di chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli ormai più di un anno fa, la crisi legata alla pandemia e una vertenza ancora lontana dalla sua risoluzione, la segretaria generale della Fiom-Cgil, Francesca Re David, non vuole perdere l’ottimismo. A margine della sua visita nello stabilimento napoletano di Whirlpool, la leader del sindacato degli operai metalmeccanici ha indicato dal suo punto di vista la strada da percorrere per salvare il futuro gli operai.
Re David: “Venerdì sarà un tavolo di passaggio”
“Whirlpool non avrebbe potuto fare lavatrici se la fabbrica non avesse continuato a produrre durante l’emergenza Covid – ha detto Re David -. Adesso ci aspettiamo un cambio di passo, sia dal governo sia dall’azienda“.
“Questo tavolo di discussione previsto venerdì sarà un tavolo di passaggio – ha aggiunto –, parleremo degli ammortizzatori sociali e del caso dello stabilimento di Napoli. Noi pensiamo che il governo debba farsi rispettare, non c’è un’altra soluzione”.
“Governo e Whirlpool facciano rispettare gli accordi”
La segretaria generale di Fiom-Cgil conferma che la strada intrapresa dai lavoratori è, a suo modo di vedere, quella giusta. “A maggio dell’anno scorso contavano di chiudere l’azienda nel giro di tre mesi – ha affermato -. I lavoratori, però, stanno continuando a lottare: questa vertenza non sarebbe ancora in piedi se non fosse per loro. Il governo deve far rispettare gli accordi e le determinazioni. Insisto: in queste venti settimane di emergenza Covid l’azienda è rimasta aperta e sta lavorando a pieno ritmo. Questo sito sta facendo guadagnare la Whirlpool: pensiamo che questo conti, no?”.
“Il meccanismo di lotta che noi abbiamo è lo sciopero, ma in un’azienda che ha intenzione di chiudere una forma di lotta è continuare a produrre. Teniamo presente che l’obiettivo dell’azienda è proprio far finire la produzione” ha poi concluso la sindacalista.