Whirlpool, in 150 sotto al Mise al grido: “Napoli non si tocca”

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Sono circa 150 i lavoratori della Whirlpool che oggi sono andati a manifestare sotto il Mise per ricordare che “dopo 21 mesi e 3 governi ancora nulla è cambiato” per lo stabilimento di Napoli. “La gente come noi non molla mai“, cantano durante il corteo.

FIOM Cgil: “Nuovo governo, stessi problemi per gli operai”

Nuovo governo, stessi problemi. Qui ci sono i lavoratori della Whirlpool di Napoli e il 31 marzo, se cesserà il blocco dei licenziamenti, saranno tutti in mezzo a una strada. Sono al terzo governo che incontrano e nessuno ha trovato una soluzione per loro“. Così Barbara Tiballi della segreteria nazionale FIOM Cgil.

Oggi chiediamo al nuovo ministro di essere ricevuti. È necessario che sappia da subito che bisogna richiamare all’ordine e convocare Whirlpool, riaprendo un nuovo confronto. Senza risposte c’è il rischio che ancora una volta si creino gravi tensioni sociali. In un sud che, a tutt’oggi, è martoriato dalla disoccupazione. La fiducia al governo ci sarà, se questo governo saprà dare risposta al lavoro“, aggiunge Tiballi.

FIM Cisl e Uilm: le richieste per gli operai Whirlpool

Sulla stessa linea il segretario generale FIM Cisl, Roberto Banaglia, che sottolinea: “Noi non molliamo finché il futuro non viene finalmente creato. Questo mese di crisi di governo si è tramutato in un vuoto che ora va recuperato. Bisogna recuperare il tempo perso, a partire dai lavoratori della Whirlpool di Napoli. Servono risposte, questo è il vero banco di prova per la fiducia al governo. Il 2021 non dovrà essere il 2020 bis“.

La Uilm con il segretario nazionale Gianluca Ficco chiede invece di riconvocare il tavolo permanente con Whirlpool e “scongiurare i licenziamenti, che potrebbero ripartire da fine marzo. Serve una prospettiva per tutti gli stabilimenti italiani. Il settore è in ripresa, ci sono tutte le condizioni in astratto per trovare una soluzione per tutti i lavoratori. Occorre però la volontà politica di farlo“. È stato prevista per le ore 10:30 un incontro con una delegazione degli operai e il ministro Giorgetti.

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