Arriva oggi in Consiglio dei ministri la Manovra economica, con un pacchetto che va verso i 32 miliardi di euro. La legge di bilancio, ancora in via di definizione, sarà concentrata soprattutto contro il caro-bollette per aiutare le imprese e famiglie. All’emergenza energia si prevede infatti di destinare circa i due terzi della manovra, ovvero 21 miliardi in deficit. Tra le ipotesi al vaglio l’azzeramento dell’Iva su pane, pasta e latte. Sulle pensioni, invece, si punta a un superamento della legge Fornero con una soluzione “ponte” che vincola quota 41 al paletto dei 62 anni di età. Si va, inoltre, verso il taglio del cuneo fiscale fino 3 punti per i redditi più bassi. Sulla flat tax è allo studio un aumento della soglia fino a 85mila euro per gli autonomi. “Puntiamo a famiglie e imprese“, ha sottolineato la premier Meloni.
Il Consiglio dei ministri è convocato nel pomeriggio di oggi, 21 novembre, intorno alle 17. Potrebbe essere anticipato da una riunione tecnico-politica per ultimare il pacchetto di misure. Dopo il varo della legge di bilancio in Consiglio dei ministri, spetterà al Parlamento il via libera definitivo. Al momento il testo non è ancora chiuso, il Mef ci lavorerà fino all’ultimo. La linea del Governo resta quella della prudenza. “I conti devono essere in ordine“, ha spiegato Meloni. “Ogni misura che si inserisce deve avere copertura del Mef. La situazione è molto complicata“, ha aggiunto il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari.
Come detto, uno dei punti cardine della legge di bilancio sarà quello dedicato alle famiglie. Tra le misure allo studio, il raddoppio dell’assegno unico familiare, da 100 a 200 euro, per i nuclei con 4 o più figli e 100 euro in più per i figli gemelli, un mese in più per il congedo di maternità e l’aumento della tassazione sul gioco online. Sembra concretizzarsi anche l’ipotesi di eliminare l’Iva per i beni essenziali, come pane e latte. “Se riuscissimo ad azzerare l’Iva sui beni di prima necessità e infanzia sarebbe un bel segnale“, ha riferito il vicepremier leghista Matteo Salvini, sottolineando che nella maggioranza “c’è assolutamente accordo su tutta la manovra“.
Per il cuneo fiscale, invece, si va verso una replica del taglio di 2 punti introdotto dal governo Draghi per i redditi fino a 35mila euro, mentre il taglio sarà incrementato a 3 punti per le fasce più fragili, con reddito inferiore a 20mila euro.
Tra le misure in via di definizione, anche una possibile stretta al Reddito di cittadinanza. “Sul come si sta ancora discutendo in queste ore“, ha spiegato il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, assicurando che “l’aiuto resterà per i poveri, magari avviando una lotta ai furbetti del reddito“. Allo studio anche l’estensione della flat tax per le partite Iva (dalla platea con 65.000 euro di fatturato a 85.000). In tema di pensioni, “la formula trovata per superare la legge Fornero è “41 + 62”, una soluzione ponte“, ha riferito Durigon, per dedicare l’anno prossimo a mettere in piedi una “riforma pensionistica complessiva” insieme alle parti sociali.
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