Variante Omicron, si valutano nuove misure in vista del Natale

Non accenna a rallentare la corsa della variante Omicron in Italia. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha comunicato che le sequenze della mutazione analizzate e depositate nella piattaforma ICoGen, che riceve le segnalazioni della rete di oltre 70 laboratori nazionali, sono salite a 84. Ieri, sabato 18 dicembre 2021, erano 55. La presenza della variante è stata segnalata da 13 regioni, anche se quella da cui sono arrivate la maggior parte delle segnalazioni è la Lombardia. Di fronte a questa situazione, la cabina di regia potrebbe decidere di introdurre delle nuove restrizioni in vista del Natale.

Le misure per arginare la corsa di Omicron

La prossima riunione della cabina di regia è stata convocata per il 23 dicembre. Sarà presieduta da Mario Draghi, il presidente del Consiglio, e vaglierà varie ipotesi, tra cui la possibilità di estendere l’obbligo vaccinale alle categorie maggiormente a contatto con il pubblico. La decisione arriverà anche sulla base dell’analisi dei risultati della nuova indagine rapida. Quest’ultima è stata decisa dal ministero della Salute per stimare la prevalenza di Omicron in Italia e sarà effettuata lunedì 20 dicembre.

Altre ipotesi che la cabina di regia potrebbe valutare riguardano la reintroduzione dell’obbligo di inossare la mascherina all’aperto o la possibilità di chiedere un tampone, oltre al Green Pass, per l’accesso ai locali al chiuso più affollati, come le discoteche. L’obiettivo da raggiungere è sempre lo stesso: “Incoraggiare a osservare comportamenti prudenti” durante le festività. Per quanto riguarda il Green Pass, potrebbe essere valutata un’eventuale riduzione della sua validità.

La revoca del Green Pass

Parlando sempre del Green Pass, è stato da poco inserito in Gazzetta ufficiale il Dpcm che indica le modalità della sua revoca nel caso in cui il possessore dovesse risultare positivo durante il periodo di validità del documento. Il documento potrebbe essere revocato anche nel caso in cui dovesse essere dimostrata la sua falsità. Nel caso dei positivi al coronavirus, la revoca sarà annullata automaticamente in seguito all’emissione della certificazione verde di guarigione.

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