Esalazioni di monossido di carbonio, ricoverato Valerio Massimo Manfredi

Lo scrittore e storico Valerio Massimo Manfredi è stato trovato esamine nel suo appartamento in Via dei Vascellari 71, nel rione Trastevere di Roma. Assieme a lui c’era la scrittrice Antonella Prenner, anche lei priva di sensi. Entrambi gli autori sono stati intossicati da delle esalazioni di monossido di carbonio. I vigili del fuoco, allertati dalla figlia di Manfredi, li hanno soccorsi e portati rispettivamente all’ospedale San Camillo e al Policlinico Umberto I, dove sono arrivati in codice rosso. Successivamente, lo storico è stato trasferito con l’elisoccorso del 118 all’ospedale di Grosseto per essere ricoverato in camera iperbarica.

La possibile causa dell’intossicazione

Secondo le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco e della polizia, il monossido di carbonio che ha gravemente intossicato Manfredi e Prenner potrebbe essere stato sprigionato da una caldaia malfunzionante presente nell’appartamento accanto a quello occupato dall’autore. L’immobile in questione, forse utilizzato come galleria d’arte, è stato posto sotto sequestro per motivi di sicurezza e per poter svolgere una serie di accertamenti. Il monossido aveva saturato l’intera palazzina di Via dei Vascellari.

La ricostruzione dell’incidente

Nel pomeriggio di ieri, giovedì 11 febbraio, la figlia di Manfredi non riusciva a mettersi in contatto con il padre. Prima di raggiungere il suo appartamento si è messa in contatto con il 112 (il numero unico di emergenza). I vigili del fuoco l’hanno raggiunta, hanno aperto la porta dell’abitazione e trovato Valerio Massimo Manfredi e Antonella Prenner, entrambi privi di sensi. Gli autori sono stati portati in ospedale dai sanitari giunti sul posto in ambulanza. In seguito, i pompieri hanno aperto tutte le finestre ed evacuato in via precauzionale i residenti. Al momento, gli accertamenti di vigili del fuoco e forze dell’ordine, necessari per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, sono ancora in corso. sia Manfredi che Prenner si trovano ancora in ospedale in grave condizioni.

Gestione cookie