Vaccino, prime dosi in aumento. Calano Rt e incidenza

L’estensione dell’obbligo di Green Pass a tutti i lavoratori, che entrerà in vigore dal 15 ottobre, ha spinto molte persone indecise o contrarie alla vaccinazione a fare la prima dose. I dati parlano di un aumento del 32,5% delle prenotazioni. Un passo avanti positivo, ma eclissato un po’ da un’altra statistica: sono ancora tre milioni gli over 50 che rifiutano la vaccinazione. I contagi stanno continuando a calare in quasi tutta Italia, con solo quattro regioni/province autonome che restano a rischio moderato. Si tratta di Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, Valle d’Aosta e provincia autonoma di Trento.

Durante la conferenza stampa di ieri, venerdì 24 settembre, Giovanni Rezza, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, ha comunicato che anche l’occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive è in calo. Questa situazione potrebbe portare a un aumento della capienza di cinema, eventi sportivi e concerti, come richiesto dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Vaccino, cresce la copertura

Il report settimanale della Struttura del Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo indica che nella fascia d’età 50-59 la percentuale degli immunizzati è pari al 79,36%. La percentuale sale prendendo in considerazione le persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni (85,42%), i 70-79enni (89,56%) e gli over 80 (92,55%). Circa il 5,86% del personale scolastico (pari a 90.392 persone) non ha ancora ricevuto la prima dose del vaccino anti-Covid. Per quanto riguarda il personale sanitario, ben il 94,53% è immunizzato.

In calo Rt e incidenza settimanale

L’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e del ministero della Salute, relativo alla settimana 13-22 settembre, indica che l’indice Rt è sceso a 0,82. Anche l’incidenza settimanale è calata, scendendo al di sotto dei 50 casi ogni 100mila abitanti. I dati testimoniano anche il calo dell’occupazione dei ricoveri e delle terapie intensive. Emerge, inoltre, che nessuna regione italiana è classificata ad alto rischio.

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