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“Da quando sono uscite le prime news riguardo ai nuovi vaccini sviluppati negli Stati Uniti, proprio perché facciamo parte di un gruppo americano (The Middleby Corp., ndr) siamo stati coinvolti in uno studio sul trasporto e il mantenimento dei vaccini a -70°C“. A parlare è Corrado De Santis, amministratore delegato di Desmon S.p.A., un’azienda con base a Nusco, in provincia di Avellino, specializzata nella produzione di apparecchi per la refrigerazione professionale.
Una vera e propria ancora di salvezza per la conservazione e il mantenimento del vaccino sviluppato da Pfizer e BioNTech, che ha bisogno di trovarsi a temperature estremamente basse per non perdere efficacia. Per questo motivo l’azienda irpina ha attirato l’attenzione di diversi Paesi esteri, anche se dal Governo italiano, almeno stando a quanto dichiara lo stesso De Santis, non è arrivato alcun segnale.
Richieste da Francia e Arabia Saudita per i refrigeratori
Da Roma, sostiene l’ad di Desmon, non è arrivata nessuna chiamata. “Al momento siamo stati contattati soltanto dall’Unità di crisi della Regione Campania – specifica De Santis –. Ci hanno chiamato dalla Francia e dall’Arabia Saudita, erano già pronti per fare i primi ordini ma non eravamo ancora pronti con la produzione. In ogni caso noi siamo un’azienda che opera sul mercato: la produzione di questi apparecchi è particolare e chi ne ordina in stock dovrà attendere anche mesi, anche perchè chi prima prenota per primo riceverà gli ultracongelatori“.
“Posso garantire che chi cerca apparecchi per la conservazione e il trasporto a -70°C deve aspettare – aggiunge il manager dell’azienda irpina -. A prescindere da chi sia il produttore. La capacità a livello produttivo è limitata a livello globale, c’è il rischio di aspettare diversi mesi se non ci si muove per tempo”.
“Importante dotarsi subito degli strumenti di conservazione del vaccino”
“Dallo studio è emerso che ci sono quattro tipologie di vaccini – spiega ancora De Santis -. Uno ha bisogno di una temperatura di -70°C, uno resiste fino ai -20° e due invece possono essere conservati sopra lo zero, a +2° e +8°. Questi ultimi due, però, dovrebbero essere disponibili più in là nel tempo. Quello a -70° è quello con maggiori criticità, ma anche quello che pare disponibile nel minor tempo. Quindi è importante dotarsi subito non solo delle dosi di vaccino, ma anche degli strumenti per conservarlo”.
“Ormai nessuno trasporta più a quelle temperature, ma i nostri ultra-congelatori saranno perfettamente adatti alla conservazione dei vaccini anti-Covid in attesa della somministrazione – conferma infine l’ad di Desmon -. Il ghiaccio secco per trasportare e conservare i vaccini? C’è una differenza enorme con quello che offre la nostra azienda, le cui apparecchiature offrono la certezza del mantenimento della temperatura. Come paziente non sarei molto contento di ricevere un’iniezione di un prodotto dalla dubbia conservazione”.