L’efficacia del vaccino anti Covid è del 97,16% contro i decessi per i cittadini italiani che hanno ricevuto entrambe le dosi, di poco meno dell’84% per chi ne ha ricevuta una. Questo uno dei dati più importanti che emergono dal report dell’Istituto superiore di Sanità. Il tutto mentre il Governo fa notare che il numero di chi di dosi non ne ha ancora ricevuta nessuna continua ad essere troppo alto.
Vaccino: chi l’ha preso e chi ancora no per fasce d’età
Il rapporto del Governo evidenzia infatti che oltre due milioni di ultracinquantenni ancora non si sono sottoposti alla somministrazione del vaccino. In Italia le persone con età compresa tra i 50 e i 59 anni sono infatti 9.651.541, e di esse 2.048.855 (il 21,23% del totale) restano ferme a zero dosi. Dato ancora peggiore per i 40-49enni. Su 8.795.919, solo il 67% ha ricevuto almeno una dose. Questo significa che quasi tre milioni continuano a non essere immunizzati.
Intanto prosegue la campagna di somministrazione del vaccino anche a giovani e giovanissimi. Crescono gli immunizzati della fascia d’età compresa tra i 16 e i 19 anni. Su un totale di 2.322.000 cittadini, il 40,5% (845.723) ha completato il ciclo di somministrazioni. Chi è fermo a zero è il 36,42%. Tra i 12-15enni, invece, sono arrivati alla prima dose il 33,76% dei ragazzi (34,37% se si conteggiano anche i sieri monodose).
Capitolo scuola: la petizione contro il Green pass e i dati
Capitolo a parte quello che riguarda il personale scolastico. Professori e personale Ata sono infatti tenuti a presentare il Green pass alla riapertura degli istituti, ma il 12,82% di essi non si è ancora vaccinato. Per essere più precisi, su un totale di 1.455.308 persone chi non ha ricevuto nemmeno una dose di vaccino ammonta a 174.636 unità.
In tutto questo prosegue la mobilitazione di chi lavora a scuola e non si vuole sottoporre al vaccino. In corso c’è infatti una raccolta firme dei docenti contrari all’obbligo del Green pass, con 15 mila persone che hanno già firmato la petizione da presentare in Parlamento. Nonostante ciò che affermano i dati scientifici certifichi la bontà dell’iniziativa.