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I numeri legati alla campagna di somministrazione del vaccino anti Coronavirus sono sempre più importanti. Tanto che ora si guarda con grande ottimismo all’autunno, e si punta anche a rilanciare. Lo si capisce chiaramente ascoltando le parole pronunciate dal generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario per l’emergenza Coronavirus, intervenuto in V Commissione della Camera dei Deputati (Bilancio, Tesoro e Programmazione).
Entro il 30 settembre, secondo quanto spiegato da Figliuolo, le persone ad aver ricevuto almeno la prima dose in Italia raggiungeranno l’importante cifra dell’80% della popolazione. Si tratta infatti di 54,3 milioni, inclusi i 12-15enni che al momento hanno avuto il via libera per il solo vaccino Pfizer. Una previsione che però rappresenta ancora un obiettivo, per raggiungere il quale è necessario proseguire sulla strada già tracciata in questi mesi. Cooperando quindi con le Regioni, conservando target di almeno 500 mila somministrazioni al giorno, non rallentando in agosto. Mese in cui dovrà essere agevole prenotarsi, con procedure all’occorrenza “flessibili”.
Se l’obiettivo è infatti la copertura dell’80% della popolazione, la priorità resta sempre quella di privilegiare le fasce più fragili e gli Over 60. Per questo Figliuolo ha voluto orgogliosamente ricordare l’accelerazione nelle somministrazioni di vaccino avvenute tra il 10 aprile e il 2 giugno. Quelle agli Over 80 hanno infatti presentato un +22,58%, quelle alla fascia 70-79 un +63,24%, quelle alla fascia 60-69 un +56,4%.
Nel frattempo, però, spunta un’altra eventualità: quella di una possibile ulteriore dose di vaccino da somministrare alla popolazione. Ad esporla è sempre il generale Figliuolo. “Eventuali criticità costituiscono un’enorme carica motivazionale, che ci spinge ogni giorno a fare sempre di più. La struttura commissariale si sta rivelando uno strumento efficace e straordinario. E dovrà condurre gradualmente nei prossimi mesi a una gestione ordinaria dell’attività vaccinale futura. Che, stante gli attuali scenari, potrebbe prevedere la necessità di almeno un’ulteriore dose di richiamo“, ha infatti affermato.
“La pandemia ha mietuto centinaia di migliaia di vittime in tutto il mondo. Ha inciso profondamente sulla vita quotidiana della popolazione e sulla capacità produttiva di tutti gli Stati. Ha frammentato la società. Ritengo imprescindibile, pertanto, che l’esecuzione del piano di somministrazione del vaccino coinvolga capillarmente tutte le realtà. Proprio per far sentire la presenza dello Stato e delle Istituzioni in questo momento storico di particolare difficoltà“, ha concluso Figliuolo.
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