L’ultimo weekend ha segnato un passo avanti importante nella somministrazione del vaccino anti-Covid in Italia. I dati a disposizione indicano che venerdì sono state inoculate 607mila dosi, mentre sabato il numero si è avvicinato a 598.582. Ieri, domenica 6 giugno, è stato organizzato nel Lazio il primo Junior Open Day, riservato ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni. Le vaccinazioni sono iniziate alle 9 in punto. In totale, i medici avevano a disposizione 120 dosi del vaccino di Pfizer. Per essere sicuri di essere vaccinati, alcuni ragazzi hanno raggiunto l’ospedale provinciale de Lellis prima dell’inizio dell’open day. È questo il caso di uno dei primi 12enni a ricevere il vaccino, arrivato in ospedale la sera prima dell’iniziativa. “Temevo di non riuscire a fare il vaccino, sono qui da ieri sera”, ha dichiarato. “È importante fare il vaccino per tornare alla libertà”.
Con i vaccini aumentano le chance di tornare in discoteca?
Di fronte a questi numeri in costante aumento, qualcosa inizia a muoversi anche per quanto riguarda il nodo discoteche. “Ho fatto una riunione con la direzione generale della prevenzione facendo presente che se abbiamo un green pass dobbiamo crederci per avere accesso a un maggiore libertà. Dovremmo arrivare a un punto quanto prima in cui si può anche ballare se si è muniti di Green Pass. Usiamo il Green Pass, magari riduciamo le persone”, ha dichiarato Pierpaolo Sileri, il sottosegretario alla Salute, nel corso di un intervento a Domenica In. “Se abbiamo più della metà della popolazione vaccinata e il numero dei giovani vaccinati continua a salire, le chance che si possa trovare qualcuno che sul Green Pass non viene controllato e che sia positivo sono estremamente basse“, ha aggiunto.
Costa: “Valutare l’ingresso col Green Pass”
Parlando con Adnkronos, anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ha affrontato la questione. Secondo lui bisognerebbe riaprire le discoteche “a partire da luglio, già i primi del mese, magari con gradualità” con Green Pass e capienza ridotta. Per Costa, è “necessario che su questi temi ci sia una condivisione tra Governo e Regioni”, un “percorso condiviso che, come con i ristoranti, ha dato buoni risultati”. Il sottosegretario ritiene, inoltre, che la riapertura delle discoteche dovrebbe avvenire con un approccio diverso rispetto a quello adottato nel 2020. “Non possiamo pensare di imporre il distanziamento, perché la discoteca è il luogo di aggregazione per eccellenza. Dunque devono essere applicati parametri diversi, come l’ingresso con il Green Pass, che garantisce il tracciamento e rappresenta anche uno stimolo a vaccinarsi e una capienza ridotta”.