La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si sono recati oggi all’Università degli Studi di Palermo per l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2022- 2023. “È un piacere essere qui insieme a lei – ha detto Von der Leyen rivolgendosi al presidente della Repubblica – ed è un onore celebrare con voi 217 anni di storia dell’Università di Palermo“. Ad accogliere il Capo dello Stato e la presidente della Commissione Ue, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto Teresa Maria Cucinotta, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il presidente dell’Assemblea siciliana Gaetano Galvagno e il rettore Massimo Midiri. “Ci incontriamo in un giorno particolare per l’Europa, perché domani sarà un anno dalla brutale invasione russa dell’Ucraina. Questo conflitto potrebbe sembrare lontano dalla Sicilia, ma non lo è. I giovani ucraini condividono con voi gli stessi desideri, che sono quelli di tutti i giovani europei. Vogliono essere indipendenti e padroni del proprio futuro. Vogliono vivere liberamente in un paese democratico. Vogliono libertà di parola, libertà di pensiero, libertà di circolazione“, ha aggiunto la presidente.
Sempre in riferimento alla guerra in corso in Ucraina, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha poi dichiarato: “Gli ucraini difendono anche i nostri valori ed è per questo che resteremo con loro per tutto il tempo necessario“. “Libertà per l’Ucraina“, ha aggiunto, in italiano. Parole che sono state accompagnate da un lungo applauso della platea. “Spesso è nell’ora più buia che troviamo la nostra forza interiore. È ciò che sta accadendo nella nostra Unione. Le prove di questi tre anni sono probabilmente le più difficili mai affrontate dall’Europa. Prima la pandemia e le sue ripercussioni economiche, poi la guerra e l’impennata del costo della vita. Ma queste crisi ci hanno insegnato qualcosa. Abbiamo imparato che i destini di noi europei sono intrecciati tra loro“, ha ricordato von der Leyen.
Nel corso del suo intervento, la presidente ha poi parlato del sentito tema dell’immigrazione.
“La Sicilia è sempre stata il centro del Mediterraneo, un posto in cui diverse culture si mischiano e fondono assieme. Oggi è sia terra di immigrazione che terra di emigrazione. Da un lato, voi avete accolto in questi anni innumerevoli persone che sono sbarcate sulle vostre coste, dall’altro lato, tantissimi giovani come voi hanno deciso di partire per seguire i loro sogni“, ha riferito per poi sottolineare: “Per le persone che cadono nelle sporche mani di contrabbandieri e trafficanti, il sogno si trasforma però in un incubo e le cose non dovrebbero essere così. Dobbiamo parlare con i nostri Paesi partner e lavorare con loro per il rimpatrio di coloro che non hanno il diritto di restare“.
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