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Università, a Torino si torna in aula ma la tecnologia resta centrale

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Dopo mesi di lezioni, esami e persino sedute di laurea in videoconferenza, le università italiane riaprono le proprie aule per le lezioni in presenza. Al Politecnico di Torino, in particolare, la tecnologia resta centrale anche per chi, nel rispetto delle norme anti-Covid, è tornato a ripopolare i locali dell’Ateneo in Corso Duca degli Abruzzi.

Un’app per prenotare la propria presenza in Università

Gli studenti sembrano soddisfatti delle misure intraprese dall’Ateneo torinese per il rientro in aula: “Non tutte le lezioni sono in presenza – specifica un’iscritta alla facoltà di Architettura –, la maggior parte è ancora online. Per chi fa Architettura, però, gli atelier sono in presenza. In questi casi è necessaria la prenotazione, si può fare tutto sul sito del Politecnico“.

Oltre al sito internet, il PoliTo ha messo a disposizione anche un’app per smartphone, come confermano altri studenti: “Ci si può prenotare per le lezioni in presenza o per l’aula studio, tutto da telefono. All’utente viene fornito in tempo reale il numero totale degli iscritti e di chi ha prenotato fino a quel momento”.

Applicato il distanziamento sociale in aula

Tra le misure disposte dal PoliTo vi sono gli ormai consueti totem per la disinfezione delle mani, l’obbligo per tutti di indossare la mascherina e una serie di norme per garantire il distanziamento sociale: “In un’aula di 300 persone saremo in 80 – spiega uno studente -. È un numero corretto per contenere il contagio. C’era curiosità riguardo ai cambiamenti in Ateneo, soprattutto per chi, come me, non ha potuto finire la triennale in presenza”.

Le lezioni, quindi, restano anche in videoconferenza per garantire a tutti la possibilità di seguirle. “Le lezioni online sono comode – afferma la prima studentessa intervistata -, consentono anche a chi non sta bene di poter seguire da casa. Preoccupata? Preferisco viverla in positivo, come dice Conte il rischio c’è ma per adesso la sto vivendo bene. Tornare all’università è un’emozione unica: è bello rivedere i propri colleghi”.

Sara Iacomussi

Classe 1992, da ottobre 2018 è la corrispondente da Torino per importanti editori in veste di videogiornalista. Formata al Master in Giornalismo Giorgio Bocca, è professionista dal 2017

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