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È atterrato questa mattina alle 8.07 al terminal 5 dell’aeroporto di Fiumicino l’ultimo Boeing 737 italiano partito da Kabul con a bordo 110 persone, tra cui 58 civili afghani, il console Tommaso Claudi, l’ambasciatore Nato Stefano Pontecorvo e i carabinieri del Tuscania. Ad attenderli il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
“Voglio ringraziare i carabinieri del Tuscania perché senza di loro non avremmo potuto garantire la presenza del nostro console Claudi e dell’ambasciatore Pontecorvo – ha detto Di Maio -. Siamo il primo Paese dell’Ue per cittadini afghani evacuati“. Presente anche il comandante della Brigata mobile dei carabinieri, il generale Stefano Iasson, e il vicesindaco di Fiumicino, Ezio di Genesio Pagliuca.
Di Maio: “Lavoriamo per G20 straordinario”
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Il ministro ha poi detto che “adesso inizia una fase due in Afghanistan, nella quale il nostro imperativo deve essere non abbandonare il popolo afghano, le donne afghane, le bambine afghane. C’è una grande preoccupazione per le minacce terroristiche”. “L’Italia sta lavorando a un G20 straordinario sull’Afghanistan – ha concluso il titolare della Farnesina -. Il nostro obiettivo è arrivare ad una linea condivisa sul futuro del popolo afghano a livello di G20“.
Pontecorvo: “Attentato? Giorno tristissimo”
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L’ambasciatore Pontecorvo ha invece detto di sentirsi “insoddisfatto, ma con la coscienza pulita. Insoddisfatto perché abbiamo fatto non tutto quello che avremmo voluto, ma con i mezzi che avevamo a disposizione era impossibile fare di più. Il futuro dell’Afghanistan? Sarà complicato perché i talebani hanno conquistato un Paese che non conoscono e non si aspettavano una vittoria così semplice”.
“Il giorno dell’attentato è stato tristissimo, abbiamo perso dodici fratelli e una sorella. È stato un momento brutto. Abbiamo tirato fuori 120mila persone, cioè un capoluogo di provincia in 14 giorni. Il 40% di quei voli erano voli europei – ha proseguito Pontecorvo -. Passavo molto tempo a guardare aerei che partivano, un via vai continuo. Ora gli afghani possono viaggiare per vie terrestre e poi si spera che Qatar e Turchia aprano l’aeroporto. L’esperienza vissuta mi ha cambiato la vita. Ho visto la solidarietà umana all’opera ed è la parte bella”.
Del Basso: “A Kabul caos e incertezza”
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“Abbiamo lasciato una situazione molto caotica e incerta. Per fortuna il sistema paese ha funzionato perché abbiamo recuperato molto più degli obiettivi prefissati e questo è un grande successo. È stato scioccante. Il console ha opportunamente deciso di sospendere le operazioni di recupero. Abbiamo partecipato ad un’operazione di commemorazione degli americani caduti e quello è stato un momento molto commovente”. A dirlo è il comandante del Contingente carabinieri a Kabul, Alberto Del Basso, anche lui rientrato in Italia.
“Io mi porto con me le immagini che ho visto. Il momento più soddisfacente è stato quando i colleghi dell’aeronautica ci hanno accolto sull’aereo – ha aggiunto -. Abbiamo avuto paura ma abbiamo cercato di gestirla. Non si può essere pronti alla realtà, ma i miei uomini non si sono mai tirati indietro e sono fiero di loro. Non posso dire quali forze hanno lasciato l’aeroporto ma c’è stata una forte riduzione del personale”.
Afghanistan, partito l’ultimo C-130J italiano
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Intanto, alle 18.35 di ieri, è partito dalla capitale afghana, Kabul, anche l’ultimo velivolo C-130J italiano. Lascia così l’Afghanistan anche la Joint Evacuation Task Force (Jetf) che dal 13 agosto scorso ha gestito sul campo le operazioni di evacuazione. Dopo uno scalo operativo in Kuwait, l’arrivo dei militari in Italia è previsto per l’inizio della prossima settimana presso l’aeroporto militare di Ciampino. Ad accoglierli ci sarà il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Si conclude così ufficialmente l’impegno ventennale delle Forze armate italiane nel Paese.
Nel frattempo, continuano le evacuazioni all’aeroporto di Kabul a un “ritmo molto veloce”. Lo ha riferito all’agenzia Reuters un funzionario occidentale che è voluto rimanere anonimo. Quest’ultimo ha poi aggiunto che sarà fornito “un passaggio rapido” per lasciare l’Afghanistan “nelle prossime 48 ore”, entro il 30 agosto, “a tutti gli stranieri” che lo vorranno.