Il settore del turismo italiano può tornare a sorridere. È quanto emerge dagli ultimi dati Istat.
Il nostro Paese nei primi due mesi del 2023 è, infatti, riuscito a collezionare numeri molto confortanti per quanto riguarda uno dei comparti trainanti per l’economia nazionale, regalando una ventata d’ottimismo.
Una ripresa, dopo i difficili anni segnati dalla pandemia, a cui hanno contribuito sia i turisti italiani che quelli esteri, tornati a essere numerosi in tutto lo Stivale.
Stando all’ultimo report Istat, reso noto attraverso il documento “Atto del Governo n. 39, recante schema del piano strategico di sviluppo del turismo per il periodo 2023-2027”, il primo bimestre 2023 ha confermato la definitiva ripresa del settore turistico italiano.
Secondo quelli che sono ancora dati provvisori, i mesi di gennaio e febbraio hanno fatto registrare un +45,5% di presenze rispetto allo stesso biennio del 2022.
A crescere in maniera rilevante è stata in particola modo il numero dei turisti stranieri, con un +70,5% di presenze dall’estero.
Un buon contributo è stato dato, però, anche dai turisti italiani, con le presenze domestiche cresciute di un +28,8% nei primi due mesi dell’anno.
Dati che fanno ben sperare in vista dell’avvento dei mesi più caldi e in cui sempre più viaggiatori potrebbero scegliere di trascorrere le proprie vacanze estive proprio in Italia.
Un sentimento di ottimismo basato sul fatto che il 2023 potrebbe davvero essere l’anno in cui il settore del turismo italiano sembra destinato a tornare (se non superare) ai livelli di affluenza pre-pandemia.
Il documento è stato presentato in audizione presso la commissione Attività produttive della Camera nell’ambito dell’esame del Piano strategico del turismo e redatto a cura del Dott. Sandro Cruciani, Direttore della Direzione Centrale per le statistiche ambientali e territoriali.
Un’occasione in cui è stato lo stesso direttore a spiegare come i dati provvisori del 2022 abbiano consentito di registrare un +39,3% rispetto al 2021.
Numeri che dimostrano la crescita continua del settore turistico in Italia, tornato ormai in un ottimo stato di salute.
Anche in questo caso, a favorire il raggiungimento di una percentuale così alta è stato il ritorno in massa del turismo estero nel Belpaese, tanto che le presenze dei clienti non residenti sono aumentate del +84,8% nel 2022.
+12,9%, invece, quelle dei residenti rispetto al 2021, con l’Italia che nel 2022 non è riuscita però a pareggiare i numeri collezionati prima della pandemia, nel 2019.
Sono mancate, infatti, circa 34 milioni di unità per tornare ai livelli pre-Covid.
Allargando la lente d’ingrandimento su tutta l’Europa, è possibile notare come l’Italia si sia affermata come il quarto Paese nel continente per numero di presenze nel 2022.
Ben il 14,5% del totale registrato nell’intera Unione Europea per quanto riguarda tale anno.
Meglio dell’Italia hanno fatto soltanto Spagna (16,6% del totale UE), Francia (16,3%) e Germania (14,7%).
Dati riportati anche in questo caso dall’Istat, che ha specificato come l’Italia si sia attestata anche come il secondo Paese con più presenze straniere (alle spalle della Spagna).
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