Disagi sulla rete ferroviaria italiana: treni in ritardo e cancellazioni per guasti e maltempo. Critiche e polemiche sul governo per la gestione del trasporto ferroviario
Ancora una mattinata difficile per il trasporto ferroviario in Italia, caratterizzata da ritardi significativi e cancellazioni di convogli, che hanno causato numerosi disagi agli utenti. I problemi principali sono stati provocati da un guasto tecnico sulla linea ad Alta Velocità tra Firenze e Roma e dai danni infrastrutturali dovuti al maltempo in Calabria, che hanno richiesto interventi urgenti da parte dei tecnici e dei Vigili del Fuoco.
Le difficoltà di oggi arrivano a poca distanza da quelle registrate ieri sulla tratta Alta Velocità Roma-Napoli e da un altro episodio critico avvenuto sabato, quando un guasto nel nodo ferroviario di Milano ha generato disservizi per gran parte della giornata. Il ripetersi di simili situazioni ha innescato un nuovo confronto politico, alimentando polemiche sulla gestione della rete ferroviaria e sulle responsabilità del governo.
Treni: situazione critica in Calabria e Alta Velocità Firenze-Roma
In Calabria, la circolazione ferroviaria tra San Lucido e Paola è stata sospesa a causa dei danni causati dal maltempo. Le operazioni di ripristino della linea sono tuttora in corso, mentre tra Paola e Diamante la circolazione è ripresa gradualmente. Ritardi, cancellazioni e limitazioni di percorso interessano numerosi treni, compresi convogli ad Alta Velocità, Intercity e regionali. Circa trenta treni potrebbero subire disagi, con due di questi che hanno già accumulato ritardi superiori ai 100 minuti. Particolarmente critica la situazione di due treni notturni operanti sulla tratta Milano-Siracusa in entrambe le direzioni, che hanno registrato ritardi fino a sei ore, trasformando il viaggio dei passeggeri in una vera odissea.
Sulla linea ad Alta Velocità Firenze-Roma, questa mattina si sono registrati ritardi fino a 50 minuti a causa di un guasto tra Valdarno e Arezzo. Dopo circa due ore, il problema è stato risolto e la circolazione è tornata regolare, ma il disagio ha comunque colpito migliaia di passeggeri. Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, ha minimizzato la gravità dell’accaduto, spiegando che «un disagio per un migliaio di persone non può essere considerato un disastro, se si tiene conto che ogni giorno trasportiamo oltre due milioni di passeggeri». Donnarumma ha aggiunto che, pur riconoscendo i disagi subiti dai viaggiatori, è importante mantenere una prospettiva realistica, dato che la maggior parte dei servizi ferroviari ha funzionato regolarmente.
I problemi tecnici e i disagi per i passeggeri si susseguono ormai da mesi. Tra gli episodi più gravi del 2023 si ricorda quello del 2 ottobre, quando un guasto a una centralina nel nodo ferroviario di Roma ha causato il blocco della circolazione su tutto il territorio nazionale per diverse ore. La frequenza di guasti e disservizi ha riacceso il dibattito sulla qualità della rete ferroviaria italiana e sulle carenze manutentive.
Sebbene l’Italia possa vantare una delle reti ad Alta Velocità più sviluppate d’Europa, restano evidenti differenze nella copertura territoriale, con il Mezzogiorno ancora penalizzato da ritardi infrastrutturali e da un servizio meno capillare rispetto al Centro-Nord. I principali nodi ferroviari, come quelli di Roma, Milano e Napoli, sono ormai vicini alla saturazione e ogni guasto che si verifica in queste aree provoca ripercussioni a livello nazionale. Il numero di passeggeri continua a crescere: quelli trasportati dai treni AV di Trenitalia sono passati dai 6,5 milioni del 2008 ai 45 milioni del 2023. Anche Italo, che ha visto un’espansione costante, ha dichiarato di puntare a 25 milioni di passeggeri nel 2024, complice l’integrazione con il servizio Itabus.
Le difficoltà odierne hanno provocato una nuova ondata di polemiche politiche. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha commentato duramente su Twitter: «Ancora caos per treni e trasporti. A che ora si dimette Salvini?». Anche Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha accusato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini di trascurare la manutenzione della rete ferroviaria a favore del progetto del Ponte sullo Stretto, definendolo una scelta irresponsabile: «L’Italia è in piena emergenza ferroviaria, e il governo sta dirottando risorse su un’opera inutile, azzerando il trasporto rapido di massa».
Non sono mancate le critiche da parte del Movimento 5 Stelle, che ha parlato di una situazione ormai insostenibile per i pendolari: «Viaggiare in treno è diventata un’impresa eroica per gli italiani, e Salvini continua a ignorare il problema».
La maggioranza ha risposto attraverso Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha difeso l’operato del ministro Salvini: «Attribuire a Salvini la responsabilità dei guasti che si verificano sulla rete ferroviaria è ingeneroso e del tutto scorretto. Questi problemi derivano da anni di gestione carente e da un’infrastruttura che necessita di importanti interventi di aggiornamento».
Mentre le polemiche proseguono, resta evidente la necessità di un piano concreto e a lungo termine per migliorare la gestione della rete ferroviaria e ridurre i disagi per i passeggeri. Il costante aumento dell’utenza e la saturazione delle infrastrutture richiedono interventi strutturali tempestivi per garantire la sicurezza e l’efficienza del trasporto su rotaia in Italia.