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“Mi hanno mandato un messaggio informandomi che il Dpcm era cambiato, dal giorno alla notte. Il giorno prima seduti tutti vicini, non più a scacchiera. L’indomani è cambiato tutto, con disponibilità dei biglietti ridotta del 50 per cento“. Così un viaggiatore esprime il proprio disappunto alla stazione Porta Nuova di Torino, dopo l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha ripristinato il distanziamento sui treni e la riduzione dei posti disponibili. Una decisione arrivata dopo che la Regione Piemonte aveva indicato un ritorno alla normalità.
Code per accedere alle biglietterie di Trenitalia e Italo per chiedere se c’è la possibilità di cambiare corsa o ricevere rimborso in assenza di ulteriori treni: “Sono indicati sei numeri telefonici da contattare per avere informazioni. Nessuno mi risponde da questa mattina alle 7.30. Spero di risolvere qui allo sportello, senza dover rinunciare alle vacanze perdendo anche i soldi“, dice una viaggiatrice.
L’incertezza si ripercuote sui prossimi giorni, con biglietti già acquistati che con il dimezzamento dei treni sono stati cancellati. “Noi avevamo già preparato tutto. Dovevamo partire, ma questa organizzazione proprio non va. Siamo arrabbiatissimi, perché non si può dirlo tre ore prima. Adesso noi ci stiamo informando anche per il ritorno, perché anche per il ritorno abbiamo una prenotazione con Italo e vogliamo sapere. Anche perché il 24 io devo rientrare al lavoro“, tuona un’altra turista.
“Stavamo chiedendo per domenica perché abbiamo il rientro, ma non sanno proprio cosa dirci. Hanno detto di aspettare i prossimi giorni in cui riceveremo una e-mail. Ma c’è chi è dentro e chi è fuori“, è un altro atto di accusa. “Non ci rimane che affidarci alla sorte, perché è tutto pieno e le prenotazioni sono piene. Quindi le persone non possono nemmeno organizzarsi per i prossimi giorni prenotando un’alternativa, perché già è tutto pieno. Hanno ridotto i posti per garantire il distanziamento. Siamo qui per capire se ci sono altri treni o un rimborso, ma in tal caso i soldi li vogliamo subito“, spiegano. Ma il sentimento generale appare tutt’altro che sereno.
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