“La Torteria” di Chivasso, in provincia di Torino, chiude. Questa la decisione del Gip di Ivrea, che ha avviato un procedimento penale in seguito alla segnalazione delle ripetute violazioni delle norme anti Covid rilevate nel locale piemontese. L’esercizio, inoltre, paga il mancato rispetto delle sanzioni amministrative, tra cui la sospensione dell’attività. In mattinata è quindi arrivato il sequestro, come disposto dalle autorità giudiziarie.
Tutte le violazioni de “La Torteria” di Chivasso
La vicenda giudiziaria non è peraltro finita, dato che la titolare de “La Torteria” di Chivasso, Rosanna Spatari, è indagata per inosservanza delle disposizioni del prefetto. Il suo locale nel corso degli ultimi tempi si era trasformato in un vero e proprio punto di ritrovo per negazionisti e no mask del torinese. In moltissimi, infatti, accorrevano da tutta la provincia per l’aperitivo del sabato.
Una situazione che non poteva proseguire senza conseguenze. E infatti quanto avvenuto a “La Torteria” di Chivasso, secondo la prefettura, ha “comportato potenziali situazioni di rischio per la salute pubblica. Gli interventi sanzionatori di tali condotte, ora sottoposte al vaglio anche in sede penale, oltre ad assicurare il rispetto della legalità costituiscono un atto doveroso anche nei confronti dell’atteggiamento in grandissima parte responsabile e rispettoso delle disposizioni tenuto dagli operatori del settore nel territorio di Torino a fronte dei disagi sopportati in conseguenza delle restrizioni adottate per il contenimento del contagio“.
L’inutile protesta dopo il sequestro
Il sequestro de “La Torteria” di Chivasso, fatalmente, non è stato accolto da Rosanna Spatari in maniera serena. La titolare ha infatti inscenato una breve quanto infruttuosa protesta, sostenuta da una ventina di persone presenti sul luogo. “Vergognatevi, la gente moriva anche prima. Sveglia!“, ha inveito contro le forze dell’ordine. Molte persone hanno invitato la ristoratrice a rinunciare alla sua inutile battaglia, in diversi invece l’hanno sostenuta. “Lasciateci morire in pace“, ha urlato qualcuno.
“La Torteria” di Chivasso è passata (per così dire) agli onori della cronaca per il proprio “aperitivo disobbediente” organizzato per mesi in spregio a ogni direttiva del Governo e dell’amministrazione locale, ma anche in spregio al buon senso. L’ultima riapertura era arrivata nel weekend del 25 aprile, con decine di clienti che erano accorsi rigorosamente senza mascherina. Per ognuno di loro era scattata una multa da parte di Carabinieri, Polizia o Guardia di Finanza.