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Una storia a lieto fine, nonostante una premessa che aveva fatto temere il peggio. È accaduto tutto a Torino, dove una donna incinta alla 31esima settimana ha partorito durante un’intervento d’urgenza al cervello. La signora Teresa, protagonista della vicenda, e la sua bambina appena nata stanno bene, e i volti distesi del personale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino dimostrano che, qualche volta, i miracoli accadono per davvero.
La donna si era recata in ospedale con un forte mal di testa. In seguito ai test effettuati nel nosocomio del capoluogo piemontese, i medici avevamno rilevato una lesione cerebrale che metteva a rischio la sua vita e quella della bambina che aveva in grembo. È stata dunque sottoposta a una doppia operazione d’urgenza, grazie alla quale i medici hanno curato la lesione e permesso alla piccola di venire al mondo.
“La mamma, gravida a 31 settimane, improvvisamente non è stata bene e siamo stati contattati per fare un intervento neurochirurgico d’emergenza – ha raccontato la dottoressa Chiara Benedetto, direttrice del reparto di Ostetricia e Ginecologia al Sant’Anna di Torino -. Tutta la storia, che si è conclusa bene, è stata possibile grazie al lavoro di equipe rapidissimo“.
“Come ginecologi ostetrici abbiamo inviato una squadra che potesse prendersi cura della bambina appena nata – aggiunge la dottoressa Benedetto – e la sala della neurochirurgia è stata attrezzata in una sala parto, dove abbiamo eseguito in contemporanea l’intervento neurochirurgico e ostetrico. Il risultato si vede nella mamma e nella bimba che stanno bene“.
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Felicissima per l’esito della doppia operazione, e non potrebbe essere altrimenti, la signora Teresa, la donna protagonista della vicenda. “Ora sto bene – ha affermato -. All’inizio non avevo capito, volevo solo che mi facessero passare il mal di testa. Ho capito che cosa era successo solo domenica, quando mi sono svegliata ed era già per fortuna tutto finito”.
“Ognuno spera di trovare persone che amino il proprio lavoro quando si arriva in ospedale – aggiunge Francesco, papà della neonata -. Effettivamente le abbiamo trovate, non avevo mai visto una dedizione così grande e una velocità incredibile. Vorremmo tutti finire nelle mani di questi medici se succedesse qualcosa. Sono impressionato dalla loro umanità“.
A gestire l’intervento il dottor Diego Garbossa, direttore Neurochirurgia universitaria della Città della Salute di Torino. “C’erano una mamma da aiutare e una bambina da salvare – spiega -. Per fortuna la tecnica e la coordinazione acconsentono di farlo sempre di più senza dover scegliere“.
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