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È stato firmato a Torino il primo protocollo di intesa per garantire cure socio-sanitarie ai senza fissa dimora. “È molto importante, è il primo esempio in Italia, una buona prassi da portare avanti con molta concretezza“, ha commentato Raffaele Ruberto, il prefetto della città. “C’è un approccio a 360° al problema: non si tratta solo di trovare un alloggio a chi è senza fissa dimora, ma legato anche agli aspetti socio-sanitari. Tutti coloro che possano avere necessità di assistenza possono usufruirne, oltre ai 700 posti letto messi a disposizione“.
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Anche Stefano Lo Russo, il sindaco di Torino, ha commentato la firma del protocollo. “Un protocollo che affronta la questione in maniera innovativa, mettendo al centro i problemi di queste persone e non quelli che possono generare agli altri. Integra i servizi sociali della Città con i servizi sanitari, perché molti hanno problemi psichiatrici e di dipendenza, puntando al reinserimento strutturale nella nostra Città. Gli alloggi sono parte pubblica e parte privata. Un investimento cospicuo: oltre 12 milioni di euro, risorse arrivate anche grazie ai fondi del Pnrr sulla missione 5, che punta all’inclusione sociale. Speriamo di ridurre il problema nei prossimi mesi“, ha aggiunto.
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