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La notte scorsa, a Torino, è stata rovinata la lapide dedicata ai partigiani in Largo Montebello. Questa mattina un gruppo di soci dell’Anpi, politici e cittadini si è ritrovato sul luogo dell’atto vandalico e ha intonato “Bella Ciao“. Pugni alzati e commozione, ma anche un riferimento alla cantante Laura Pausini, che nei giorni scorsi si era rifiutata di cantarla in un programma televisivo spagnolo perché ritenuta “divisiva”.
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In Largo Montebello era presente anche la signora Laura, figlia di un partigiano. “Non voglio essere ripresa, ho avuto già tre volte delle gravi minacce da parte dei neofascisti. Sono figlia di un partigiano, sopravvissuto, ha fatto l’insurrezione. È la seconda volta che la lapide viene rovinata e qui il danno sembra più grave. Sono schifata, è un insulto alla memoria non solo dei parenti ma di quelli che ci hanno permesso di avere la libertà, la democrazia, una costituzione che molti oggi vorrebbero cambiare“, le sue parole.
La signora Laura ha raccontato della paura che prova per la politica attuale: “C’è un’ignoranza tale che molti non sanno come mai una certa piazza a Torino ricorda il 18 dicembre del 1922. Almeno un partito che adesso va per la maggiore ha adepti che sono decisamente neonazifascisti, non sono stati sconfessati, anzi qualcuno si è già candidato e ha già vinto. Non è solo Giorgia Meloni pericolosa“, ha aggiunto.
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