Tempeste geomagnetiche in arrivo: attenzione a interferenze e blackout

Nei prossimi giorni delle tempeste geomagnetiche potrebbero causare qualche disagio nell’utilizzo di apparecchi elettronici connessi alla Rete. Già a partire da oggi, e per le prossime 48 o 72 ore, dei flussi di vento solare potrebbero infatti investire il nostro pianeta generando così dei disturbi temporanei della magnetosfera terrestre.

Questo tipo di fenomeno è causato dall’attività solare ed è rilevabile dai magnetometri in ogni punto della Terra. Durante una tempesta solare il sole produce forti emissioni di materia dalla sua corona. Queste emissioni generano a loro volta un forte vento solare, le cui particelle ad alta energia vanno ad impattare il campo magnetico terrestre nelle 24-36 ore successive all’espulsione di massa coronale.

Tempesta solare: cos’è

Ciò accade soltanto qualora le particelle del vento solare viaggino in direzione della Terra. La pressione del vento solare cambia a seconda dell’attività solare e questi cambiamenti modificano le correnti elettriche presenti nella ionosfera. Le tempeste geomagnetiche di norma durano da 24 a 48 ore, anche se alcune possono durare per diversi giorni.

Quella attesa in questi giorni, secondo le previsioni, non dovrebbe comunque avere gravi conseguenze. I disagi dovrebbero quindi essere di breve durata. Almeno secondo l’allerta lanciata da alcuni scienziati, secondo cui due espulsioni di massa coronale potrebbero accompagnare il flusso di vento solare.

Disagi per lo smart working?

Le principali conseguenze dovrebbero essere sbalzi di corrente, l’alterazione dei flussi migratori dei volatili e un lieve impatto su alcuni satelliti. In caso estremo, la tempesta solare potrebbe causare interferenze nella connessione a Internet e blackout, generando così seri disagi per tutti i lavoratori a casa in smart working.

Tra i principali episodi ricordiamo la tempesta elettromagnetica che nel 1989 investì i cieli sulla provincia canadese del Québec. La tempesta generò un’aurora boreale visibile fino nello Stato americano del Texas.

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