Con l’entrata in vigore delle norme sul Green pass, chi non è vaccinato, a meno non sia guarito dal Covid, dovrà presentare l’esito di un tampone rapido antigenico con validità di 48 ore. Una platea di circa 15 milioni e mezzo di italiani. Il governo ha annunciato che il prezzo sarà calmierato intorno a 6 euro e ha stanziato 45 milioni di euro per ridurre i prezzi dei test. L’accordo con le farmacie dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.
Intanto, però, la situazione resta una giungla. Se alcuni Comuni hanno offerto un servizio di test rapidi gratuiti, i prezzi cambiano invece tra Regione e Regione. Ma anche nel caso di gratuità si sta profilando un altro problema. Nei centri urbani più piccoli si rischia di dover attendere alcuni giorni per avere l’appuntamento per il test.
Il Sistema Sanitario Nazionale e le regioni hanno previsto la gratuità del test sierologico e del tampone solo in alcuni casi, ad esempio per coloro che hanno i sintomi riconducibili al Covid (e in questo caso ci vuole la ricetta del medico) e per chi proviene da alcuni paesi a rischio.
In tutti gli altri casi il cittadino che vuole accedere a questi esami può farlo a pagamento in strutture (ospedali, laboratori di analisi) autorizzate dal servizio sanitario. Il prezzo medio dei test antigienici rapidi nelle farmacie è di circa 22 euro. Come detto, però, varia da Regione a Regione, a seconda degli accordi presi.
In Emilia Romagna è stato fissato un prezzo a 15 euro. In Puglia, Abruzzo e Marche un tampone costerà invece 20 euro. Campania, Toscana e Lazio hanno fissato un prezzo di 22 euro. Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno invece raggiunto un accordo per 26 euro a tampone. In Liguria il prezzo sarà variabile, dai 20 ai 35 euro a seconda della generazione del test; 35 euro anche in Valle d’Aosta. In Piemonte infine è stato fissato un prezzo di 25 euro.
Per tutte le altre regioni è libero mercato. In Lombardia il prezzo di un tampone può variare dai 20 euro in un paesino agli oltre 40 euro in un negozio del centro di Milano. Per chi si rivolge, invece, ai laboratori privati, un tampone rapido può arrivare a costare intorno ai 50 euro, e uno molecolare sui 100 euro.
Oltre al prezzo calmierato, un altro tema da affrontare è la disponibilità di tamponi rapidi. In città come Roma e Milano o altri centri urbani di medie dimensioni la situazione attuale non crea problemi. Infatti, è possibile prenotare i test rapidi nelle numerose farmacie e scegliere l’orario. C’è inoltre la possibilità di farli gratuitamente nelle sedi della Croce rossa, ma solo nelle città in cui è stato attivato il servizio.
Tuttavia, la domanda nelle prossime settimane potrebbe crescere e portare a liste di attesa più lunghe. Nei piccoli centri, inoltre, fare un tampone rapido può essere un problema. Le prenotazioni si accumulano e in alcuni casi è necessario attendere alcuni giorni. Di fatto, dunque, con le regole attuali del Green pass, alcune attività in certi luoghi come cenare fuori rischiano di essere off limits per i cittadini.
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