Al via una nuova fase per quanto riguarda la somministrazione dei tamponi contro il Coronavirus. Il sistema sanitario italiano sta accelerando le proprie risposte alla pandemia, con i test ora disponibili anche presso le farmacie o i medici di base a seconda delle zone del Paese. Ecco alcune delle soluzioni varate in questa fase.
Tamponi rapidi dai medici di base: la situazione a Milano
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A Milano, per esempio, sono partiti i tamponi rapidi da parte dei medici di base. Nella palestra della parrocchia di Rogoredo vengono sottoposti al test i pazienti che hanno avuto un contatto stretto con una persona positiva al Covid e che sono al decimo giorno di quarantena.
“Ho ricevuto da Ats i primi 100 tamponi che danno l’esito senza la necessità di essere processati in laboratorio. In caso di positività, diventa quindi necessario effettuare il tampone molecolare“, spiega Fabrizio Marrali, medico di famiglia del quartiere alla periferia del capoluogo lombardo. Ad effettuare i test c’è un medico della zona, volontario della Croce Rossa Italiana.
Nel Lazio il servizio è in farmacia: “Siamo subissati di telefonate”
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A Roma e in tutto il Lazio, invece, è boom per il servizio eseguito dalle farmacie. “Siamo subissati di telefonate, abbiamo già molte prenotazioni fissate soprattutto in prossimità dei giorni di festa“. Francesco Armato, farmacista da generazioni, lavora al quartiere Pigneto. Dalle sue parole si capisce che, da quando è stato firmato l’accordo con la Regione Lazio per il servizio di tamponi molecolari nelle farmacie non ha avuto tregua.
“C’è molta attenzione alle feste natalizie. La gente vuole sentirsi tranquilla nell’andare a trovare parenti, ma farlo ora non serve a nulla. Bisognerebbe ripeterlo ogni volta che si decide di spostarsi“. Per evitare assembramenti le farmacie hanno previsto la prenotazione: “È inutile venire qui senza aver chiamato o mandato una e-mail – spiega Armato –. Dobbiamo evitare assembramenti. Consideri che al giorno facciamo almeno 20/25 tamponi“.