Truffa del tampone: cos’è e come funziona l’ultima trovata No Vax

Il Super Green Pass è realtà dal 10 gennaio, e le limitazioni per chi non lo possiede sono stringenti. E promettono di esserlo ancora di più dal 20 gennaio, dopo il nuovo Dpcm. Una mannaia per i No Vax, cui non basta più il tampone negativo. Sono infatti tenuti a vaccinarsi o essere guariti dal Covid per accedere a una lunga lista di servizi. Tanto da aver già messo a punto una nuova truffa.

Come i No Vax truffano le farmacie con il tampone

A esporla senza giri di parole è stata in queste ore ‘Repubblica’. Lo scopo è quello di presentare in farmacia una persona effettivamente contagiata, in possesso però di una tessera sanitaria non sua. In questo caso si denuncerà un falso positivo che, una volta guarito, produrrà un tampone negativo ed entrerà in possesso di un Super Green Pass assolutamente valido.

La dinamica è quasi sconcertante nella sua semplicità. Un positivo al Covid compiacente effettua più tamponi rapidi, in diverse farmacie, esponendo una tessera sanitaria sempre diversa. In considerazione delle folle che necessitano del tampone, spesso a chi si presenta si richiede di esporre la sola tessera sanitaria e non il documento di identità. A quel punto, con la verifica della positività, il proprietario della tessera attende la quarantena. Poi effettua personalmente il tampone, risulta negativo e ottiene il Super Green Pass.

Super Green Pass veri ma non legittimi: scattano le indagini

Ciò che ‘Repubblica’ denuncia, peraltro, è una situazione ancora più grave di quella già allucinante appena esposta. Se infatti in molti casi le farmacie sono vittime di semplici sviste, non mancano situazioni in cui il referto di positività arriva in maniera non solo deliberatamente illegale ma financo criminosa. Risultano cittadini che estorcono il referto compiacente con le maniere forti. Altri, addirittura, corrompono i farmacisti con vere e proprie mazzette allo scopo di avere il Super Green Pass. E qualcuno, addirittura, presenta un “listino prezzi” (soprattutto su Telegram, social network “immancabile” in tal senso) per avere un tampone positivo. Le cifre risultano danzare tra i 250 e i 500 euro.

La vicenda, per fortuna, è nel frattempo emersa. Sono infatti già scattate le prime denunce. Anche gli investigatori sono all’opera per tentare di scoperchiare il più alto numero possibile di falsi tamponi positivi. Soprattutto per scoprire, tra i 194 milioni di Super Green Pass, quanti non sono legittimi.

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