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“La situazione è sotto controllo, siamo nella situazione migliore in Europa grazie alla campagna vaccinale che è stata un successo notevole. Questi provvedimenti dicono che vogliamo prevenire per preservare, per conservare. Vogliamo essere molto prudenti per evitare i rischi, per riuscire a conservare quello che ci siamo conquistati, che gli italiani si sono conquistati nel corso di quest’anno”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa di presentazione del decreto sul Super green pass.
La situazione dell’andamento epidemiologico “all’esterno dell’Italia è molto grave anche in Paesi a noi confinanti. E vediamo anche un lieve ma costante peggioramento” anche da noi, ha detto ancora il premier. Ciò, “nonostante non siamo ancora nella pienezza dell’inverno“, perché “la copertura vaccinale del ciclo comincia ad affievolirsi in questo periodo. È importante non sottovalutare le diversità di comportamenti, di vedute, né sottovalutare né criminalizzare, ma cercare di continuare sulla strada, cercando di convincere, non credo ci siano alternative”.
Il premier ha poi detto di aver fatto la terza dose e ha annunciato una stretta sui controlli. “La convinzione del Consiglio dei ministri è stata che i controlli sono una parte fondamentale. Di questo è stata investita la ministra dell’Interno e le forze dell’ordine saranno mobilitate in modo totale. C’è la sensazione che questi controlli vadano rafforzati; c’è tutta un’aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli. Tutte le forze di sicurezza, i vigili urbani, saranno impiegati con un impianto diverso dal passato”.
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Dopo Draghi è intervenuto il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha presentato gli ambiti contenuti del decreto sul Super green pass. Il primo è “l’obbligo che è già vigente per alcune categorie e lo estendiamo a ulteriori categorie: al personale non sanitario che lavora nel resto del comparto salute; alle forze dell’ordine e ai militari; e a tutto il personale scolastico. L’estensione dell’obbligo interesserà anche la terza dose – ha aggiunto Speranza -. Da oggi è possibile avere il richiamo a cinque mesi e ci apprestiamo a una ulteriore modifica: dal primo dicembre allargheremo la platea anagrafica della dose di richiamo. Dal primo dicembre sarà possibile la dose richiamo sopra i 18 anni“.
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