Studenti, docenti, personale Ata: la scuola protesta davanti al Ministero

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Mentre in tutta Italia sta terminando un anno scolastico funestato dalla pandemia del Coronavirus, rappresentanti di studenti, insegnanti e personale Ata si sono dati appuntamento davanti al ministero dell’Istruzione per manifestare le loro istanze.

“Riprenderci la voce degli studenti”

Queste le parole di uno dei manifestanti: “Siamo davanti al Ministero per riprenderci la voce degli studenti che hanno fatto finta di ascoltare, ma che in realtà non hanno ascoltato. Siamo qua per rivendicare quello che serve veramente per tornare a scuola a settembre in sicurezza. Servono più professori, personale Ata ed edilizia. Diciamo no alla didattica a distanza a settembre, che ha generato un caos totale. Soprattutto per come è stata utilizzata da questo ministero“.

Le istanze di docenti e personale Ata

Una docente ha aggiunto: “Le problematiche degli insegnanti sono tante. La didattica a distanza è stata una presa in giro della scuola. Perché lavorare al computer, vedere i ragazzi come lettere e come immagini non è insegnare. Garantire l’inclusione ai ragazzi è stato difficilissimo. Io poi lavoro in Lombardia, dove è stato due volte terribile perché alle famiglie sono accadute cose pesantissime. E fare finta che tutto fosse normale, come ha voluto fare il ministero, è stato gravissimo. Altrettanto grave il fatto che ci costringano a un esame assurdo, con protocolli di sicurezza folli e senza senso“.

Infine le parole di un rappresentante sindacale del personale Ata: “Siamo stati internalizzati il primo marzo, ma 5mila lavoratori sono rimasti part-time a 620 euro al mese. Chiediamo che tutti i lavoratori diventino full-time“. E, come si può capire, non solo insegnanti e studenti sono sul piede di guerra.

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