29 anni dopo la strage di Capaci, l’Italia ricorda Giovanni Falcone

Sono trascorsi 29 anni dalla strage di Capaci, l’attentato di matrice mafiosa nel quale persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. 57 giorni dopo, il 19 luglio, in via D’Amelio il tritolo uccise Paolo Borsellino e gli agenti preposti alla sua sicurezza. Oggi l’Italia si stringe nel ricordo delle vittime. In tutto il Paese sono state organizzate varie iniziative commemorative, soprattutto nelle scuole. Le principali si svolgeranno a Palermo e vedranno la partecipazione di Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica. L’inquilino del Quirinale ha già visitato l’Aula Bunker dell’Ucciardone. In seguito, insieme al capo della Polizia Lamberto Giannini, ha deposto una corona d’alloro nell’Ufficio scorte della caserma Lungaro, presso la lapide che ricorda i Caduti degli attentati di Capaci e via D’Amelio.

Le parole di Mattarella

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Nessuna zona grigia, nessuna omertà né tacita connivenza: o si sta contro la mafia o si è complici dei mafiosi. Non vi sono alternative. L’onda di sdegno e di commozione generale, suscitata dopo i gravissimi attentati a Falcone e a Borsellino, il grido di dolore e di protesta che si è levato dagli italiani liberi e onesti è diventato movimento, passione, azione. Hanno messo radici solide nella società. Con un lavorio paziente e incessante, hanno contribuito a spezzare le catene della paura, della reticenza, dell’ambiguità, del conformismo, del silenzio, della complicità“. Lo ha dichiarato Sergio Mattarella durante la sua visita all’Aula Bunker.

Giustizia, Mattarella: “Si proceda con la riforma per fare luce sulle ombre”

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Sentimenti di contrapposizione, contese, polemiche all’interno della magistratura minano il prestigio e l’autorevolezza dell’organo giudiziario. La credibilità della magistratura e la capacità di riscuotere fiducia è imprescindibile per lo svolgimento della vita della Repubblica: gli strumenti non mancano, si prosegua a fare luce su ombre e sospetti: si affrontino in maniera decisiva i progetti di riforma“, ha aggiunto Mattarella.

Il progetto Spazi Capaci

Mattarella prenderà parte anche ad altre iniziative, tra cui l’inaugurazione del progetto “Spazi Capaci/Comunità Capaci”, voluto dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell’Istruzione. Si tratta di un piano di design sociale curato da Alessandro de Lisi e che ha il patrocinio della Polizia di Stato. Spazi Capaci vuol far tornare a vivere le città attraverso le opere in un percorso sperimentale di “memoria 4.0” che, partendo da luoghi di Palermo simbolo della vitalità della lotta civile contro la mafia, compie un viaggio lungo tutto il Paese. Questo cammino durerà tre anni e terminerà nel 2023, l’anno in cui cadrà il trentennale delle stragi di Firenze, Roma e Milano. “Vogliamo riappropriarci delle città attraverso l’arte”, spiega Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni Falcone e sorella del giudice ucciso a Capaci. “La cultura è determinante per il rinnovamento dello spirito dei popoli”, aggiunge.

Cartabia: “Falcone ha cambiato la lotta alla mafia”

Tra le tante persone che nelle ultime ore hanno ricordato Giovanni Falcone, c’è anche la ministra della Giustizia Marta Cartabia. “Ha insegnato che nella lotta alla mafia non basta perseguire il singolo reato. Bisogna agire su tutte le articolazioni su cui si radica il potere della mafia. Quelle sociali, quelle economiche. Quelle che oltrepassano i confini nazionali”.

L’iniziativa di Marcello Dell’Oglio

Per ricordare la strage di Capaci, Marcello Dell’Oglio, portiere dello stabile di via Notarbartolo in cui viveva Falcone, ha trasformato in biblioteca condominiale il salone d’ingresso dell’edificio. Come spiega uno degli inquilini, attorno alla possibilità di prendere in prestito vari libri (tra cui molti dedicati alla figura di Falcone) “si è creata una piccola comunità”.

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