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Stefania Nobile e Wanna Marchi, quali sono state le loro truffe più famose?

Nel corso degli anni ’90 madre e figlia sfruttarono l’immagine del “maestro di vita” Mario Pacheco do Nascimento per ingannare tantissime persone

Wanna Marchi e Stefania Nobile | EMMEVI – ANSA – KRZ – Newsby.it

Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, è tornata recentemente al centro dell’attenzione mediatica a causa del suo arresto avvenuto il 4 marzo 2025, insieme all’ex compagno Davide Lacerenza. Gli agenti del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per reati gravissimi, tra cui autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, oltre alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Questa operazione ha portato al sequestro preventivo di oltre 900 mila euro, considerati proventi di attività illecite.

Le indagini e il contesto dell’arresto di Stefania Nobile

Le indagini, coordinate dalla procura di Milano, hanno svelato un inquietante quadro di illegalità. Lacerenza, con la complicità di Nobile e di un collaboratore, avrebbe gestito un locale notturno chiamato “La Gintoneria”, dove, oltre a servire cibo e bevande, si offrivano prestazioni sessuali e droga. Questa operazione rappresenta un chiaro caso di autoriciclaggio, dove i profitti illeciti venivano reinvestiti nel locale stesso. La polizia ha anche scoperto che la clientela veniva attivamente incoraggiata a partecipare a queste attività illecite, creando un ambiente di sfruttamento e illegalità.

Le truffe del passato di Wanna Marchi e Stefania Nobile

Il nome di Wanna Marchi è tristemente noto in Italia, non solo per le sue televendite, ma anche per il coinvolgimento in una serie di truffe che hanno portato a una condanna pesante per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. Negli anni ’90, Wanna Marchi e sua figlia Stefania hanno messo in scena un’operazione commerciale che ha ingannato migliaia di persone, promettendo prodotti miracolosi per dimagrire e rituali magici per attrarre fortuna e scacciare il malocchio.

Nel 1990, dopo essere stata per anni la “regina delle televendite”, Wanna Marchi rischiò di entrare in una spirale discendente quando fu accusata di bancarotta fraudolenta per il fallimento della sua società, la Wanna. Tuttavia, grazie all’incontro con Attilio Capra De Carré, un imprenditore con legami con la loggia P2, la teleimbonitrice riuscì a riprendere la sua carriera televisiva assieme a Stefania Nobile. Con l’aiuto di un “maestro di vita” brasiliano, Mario Pacheco do Nascimento, madre e figlia crearono un format televisivo in cui promettevano numeri fortunati e talismani in cambio di ingenti somme di denaro.

La strategia di vendita e le testimonianze

Le televendite si trasformarono in veri e propri spettacoli, con testimonianze di clienti soddisfatti che affermavano di aver vinto fortune grazie ai prodotti venduti. La narrazione di disavventure di persone comuni serviva da introduzione per spingere il pubblico a credere che la loro vita potesse migliorare con un semplice acquisto. L’elemento centrale del loro schema era la creazione di un senso di urgenza e di paura, facendo leva sulla superstizione e sulla vulnerabilità delle persone.

Un episodio emblematico di questa serie di truffe è quello che coinvolse Fosca Marcon, la quale, dopo aver rifiutato un’offerta di numeri fortunati per il lotto, decise di contattare “Striscia la Notizia”. Attraverso un’astuta operazione sotto copertura, emerse che la società Asciè, fondata da Wanna Marchi e Stefania Nobile, vendeva prodotti del tutto privi di valore, come rametti di edera spacciati per talismani.

Le conseguenze legali e sociali

L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza portò all’arresto di Wanna Marchi, Stefania Nobile e altri sei complici nel gennaio 2002. Le condanne furono severe, con pene che si attestarono intorno ai dieci anni di carcere per associazione a delinquere. I danni economici causati dalle loro attività furono stimati in oltre 60 miliardi di lire e 132 persone sporsero denuncia contro di loro.

Il processo ebbe un forte impatto mediatico, non solo per la clamorosità del caso, ma anche per il modo in cui evidenziò le vulnerabilità sociali. Molti dei loro clienti erano persone in difficoltà economica, pronte a credere in promesse illusorie.3

Per approfondire: La figlia di Wanna Marchi arrestata per droga e prostituzione con l’ex compagno Davide Lacerenza

Redazione

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