Squalo attacca due italiani a Marsa Alam: morto Gianluca Di Gioia

Due turisti italiani sono stati coinvolti in un tragico attacco di uno squalo nelle acque di Marsa Alam, Egitto, la mattina del 29 dicembre. L’incidente è avvenuto nelle vicinanze della spiaggia del Sataya Resort e ha causato la morte di Gianluca Di Gioia, 48 anni, originario di Roma, e il ferimento di Giuseppe Fappani, 69 anni, residente a Soncino (Cremona). Fappani, soprannominato Peppino, si era tuffato nel tentativo di soccorrere il connazionale, riportando ferite non gravi.

Secondo una nota ufficiale del Ministero dell’Ambiente egiziano, i soccorsi sono stati immediatamente allertati, e i due turisti sono stati trasportati all’ospedale di Port Ghalib, situato circa 50 chilometri a nord di Marsa Alam. Nonostante l’intervento, per Di Gioia non c’è stato nulla da fare.

Squalo attacca due italiani a Marsa Alam: tragedia nel Mar Rosso, muore Gianluca Di Gioia, ferito Giuseppe Fappani

Dopo l’attacco, le autorità locali hanno deciso di chiudere l’area interessata per due giorni, specificando che l’incidente è avvenuto in acque profonde, al di fuori della zona balneabile designata. È stato anche istituito un comitato d’urgenza, in collaborazione con il Governatorato del Mar Rosso, per indagare sulle cause dell’attacco.

Il console italiano di Mosca a Hurghada è stato tra i primi a confermare che le vittime erano italiane, rassicurando che non si trattava di cittadini russi. Nel frattempo, la Farnesina ha informato le famiglie dei coinvolti e ha inviato supporto ai parenti del defunto. L’ambasciatore italiano in Egitto, Michele Quaroni, ha dichiarato: “Le autorità egiziane hanno avviato un’inchiesta e imposto il divieto di balneazione nella zona. Rimaniamo in stretto contatto con le famiglie dei nostri connazionali”.

 

L’attacco è avvenuto a circa 50 metri dal pontile del Sataya Resort, una struttura a cinque stelle rinomata per le sue spiagge bianche e le acque cristalline del Mar Rosso, ideali per attività come snorkeling e immersioni. Gianluca Di Gioia e Giuseppe Fappani si trovavano proprio in acqua per fare snorkeling quando sono stati sorpresi dallo squalo.

Di Gioia, che aveva appena festeggiato il suo 48° compleanno il 21 dicembre, era in vacanza in Egitto con la famiglia per celebrare l’occasione. Originario di Roma, viveva da alcuni anni in Francia con la moglie e i figli. Fappani, invece, era in vacanza con la moglie, la quale ha raccontato l’accaduto, spiegando che suo marito si era lanciato in acqua per tentare di aiutare Di Gioia.

Gli attacchi di squali non sono nuovi nelle acque del Mar Rosso, un’area che attira ogni anno centinaia di migliaia di turisti. Solo negli ultimi anni si sono verificati diversi episodi simili.

• Luglio 2022: una turista austriaca di 68 anni è stata uccisa da uno squalo vicino a Hurghada, portando alla chiusura temporanea delle spiagge della zona.
• Giugno 2023: un turista russo è stato attaccato e ucciso da uno squalo, catturato successivamente nei pressi di Dream Beach, sempre a Hurghada.
• Settembre 2023: una donna egiziana ha perso un braccio in seguito a un attacco avvenuto vicino alla spiaggia di Dahab, nella penisola del Sinai.

Il Mar Rosso è una delle mete più popolari per gli appassionati di snorkeling e immersioni, ma la presenza di squali rappresenta un pericolo significativo. Molti turisti non sono consapevoli dei rischi o non vengono adeguatamente informati sulle precauzioni da adottare.

Dopo i numerosi incidenti, le autorità egiziane hanno adottato alcune misure per ridurre i rischi. Tra queste:

• Installazione di dispositivi di monitoraggio collegati a satelliti per tracciare i movimenti degli squali e studiarne il comportamento.
• Obbligo per gli hotel di posizionare reti protettive lungo le spiagge private, stabilendo zone sicure per il nuoto e le immersioni.
• Divieti temporanei di balneazione in caso di avvistamenti o attacchi.

Questi interventi mirano a garantire una maggiore sicurezza per turisti e sub, ma rimane essenziale sensibilizzare i visitatori sui pericoli e promuovere comportamenti responsabili.

La morte di Gianluca Di Gioia e il ferimento di Giuseppe Fappani hanno lasciato un segno profondo nelle loro comunità di origine. Di Gioia, ricordato per il suo carattere solare, lascia la moglie e due figli. Fappani, invece, è stato definito un uomo coraggioso per il suo gesto altruista.

Questo tragico episodio solleva ancora una volta il tema della sicurezza nelle destinazioni turistiche marine, sottolineando l’importanza di una gestione più attenta dei rischi legati alla presenza di squali in aree frequentate da bagnanti e sub.