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CRONACA

Sinéad O’Connor, gli eredi: “Trump non usi le sue canzoni”. I precedenti simili

La richiesta della famiglia dell’indimenticata artista irlandese è di smettere di utilizzare Nothing Compares 2 U durante i comizi del tycoon

Donald Trump in occasione di recenti eventi nel Maryland e nella Carolina del Nord, ha fatto suonare la canzone Nothing Compares 2 U di Sinéad O’Connor, facendo infuriare gli eredi della cantante scomparsa il 26 luglio scorso, a riportarlo è il sito di Variety. Secondo il sito di intrattenimento statunitense infatti la famiglia dell’artista e l’etichetta Chrysalis Records hanno chiesto all’ex presidente di smettere immediatamente di utilizzare la canzone.

L’ex presidente Usa Donald Trump | Foto EPA/CJ GUNTHER – Newsby.it

 

All’interno della dichiarazione sottoscritta dagli eredi di Sinéad O’Connor si legge: “È noto che, nel corso della sua vita, Sinéad O’Connor ha vissuto secondo un codice morale rigoroso definito da onestà, gentilezza, correttezza e decenza nei confronti dei suoi simili. È stato con indignazione quindi che abbiamo appreso che Donald Trump ha utilizzato la sua iconica performance di ‘Nothing Compares 2 U’ nelle sue manifestazioni politiche. Non è esagerato affermare che Sinéad sarebbe stata disgustata, ferita e insultata se il suo lavoro fosse stato travisato in questo modo da qualcuno che lei stessa ha definito un ‘diavolo biblico’. Come custodi della sua eredità, chiediamo che Donald Trump e i suoi soci desisteranno immediatamente dall’usare la sua musica”.

Chi era Sinéad O’Connor

Sinead O’Connor è stata una cantautrice e musicista irlandese nata l’8 dicembre 1966 a Glenageary, in Irlanda, e deceduta il 26 luglio 2023. Negli anni è diventata una figura importante nella musica popolare grazie alla sua voce e al suo talento nel trattare temi sociali e politici nelle sue canzoni.

La sua carriera musicale ha avuto inizio alla fine degli anni ’80 con il suo album di debutto “The Lion and the Cobra” nel 1987, che ha ricevuto ampi consensi dalla critica. Il successo internazionale è arrivato con il suo secondo album, “I Do Not Want What I Haven’t Got”, nel 1990, che include il singolo “Nothing Compares 2 U”, una cover della canzone di Prince, che è diventata un successo mondiale. O’Connor ha continuato a pubblicare album di successo nel corso degli anni ’90 e 2000, esplorando una varietà di stili musicali, tra cui rock, folk e musica tradizionale irlandese. Alcuni dei suoi album più noti includono “Am I Not Your Girl?” (1992), “Universal Mother” (1994) e “Faith and Courage” (2000).

Oltre alla sua carriera musicale, l’artista è stata nota per il suo attivismo e il suo coinvolgimento in questioni politiche e sociali. Ha utilizzato la sua piattaforma per affrontare temi come gli abusi sessuali nella Chiesa cattolica, i diritti LGBT e la questione dell’indipendenza dell’Irlanda del Nord.

I precedenti

Gli eredi di Sinéad non sono gli unici ad aver richiesto a Trump di non utilizzare la loro musica. Adele e numerosi altri artisti musicali hanno espresso la stessa richiesta. Nel 2018, Rihanna minacciò azioni legali dopo che Trump utilizzò ‘Don’t Stop the Music’ durante una delle sue manifestazioni. I Rolling Stones dichiararono di aver inviato diverse note allo staff di  Trump nel 2016 dopo che questi suonò ‘You Can’t Always Get What You Want’. Nonostante ciò, nel giugno 2020 Trump ripropose la canzone, suscitando minacce di azioni legali da parte della band.

La famiglia del celebre tenore italiano Luciano Pavarotti ha opposto resistenza all’utilizzo da parte di Trump della registrazione di ‘Nessun Dorma’ durante una manifestazione politica, poiché le opinioni dell’ex presidente sull’immigrazione erano in contrasto con gli sforzi di Pavarotti nel raccogliere fondi per i rifugiati.

Nel 2016, Trump utilizzò ‘Born in the USA’ di Bruce Springsteen durante una manifestazione politica, nonostante il cantante avesse successivamente appoggiato l’avversaria di Trump, Hillary Clinton. Questa situazione portò però i suoi stessi sostenitori a fischiare la canzone ogni volta che l’ex presidente la faceva suonava durante le manifestazioni.

Andrea Zoccolan

Nato a Milano nel 1990, mi sono occupato per circa dieci anni di giornalismo e comunicazione in ambito sportivo, per poi passare alla cronaca. Innamorato delle inquadrature di Yorgos Lanthimos, dei libri di Emmanuel Carrère e delle geometrie di Thiago Motta, la mia vera debolezza resta la cucina cinese.

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