Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha presentato una proposta che mira a ridurre drasticamente il fumo tra le nuove generazioni.
La misura prevede un divieto progressivo sull’acquisto di sigarette e prodotti del tabacco, spostando di anno in anno l’età minima per l’acquisto.
L’obiettivo è proprio quello di creare una “generazione senza fumo” in cui il fumo diventi illegale per tutti.
Un divieto progressivo
La proposta di Sunak prevede che il divieto di vendita di sigarette e tabacco sia progressivamente spostato di anno in anno. Questa regola si applicherebbe ai nati a partire dal 2009, il che significa che sempre più giovani non raggiungerebbero mai l’età legale per acquistare questi prodotti.
Attualmente, nel Regno Unito, è già illegale vendere sigarette o prodotti del tabacco a persone sotto i 18 anni. Tuttavia, la nuova misura, se approvata dal Parlamento, porterebbe a spostare gradualmente l’età minima di acquisto. Ad esempio, i nati nel 2009, che avranno 18 anni nel 2027, non potrebbero mai acquistare legalmente sigarette o tabacco poiché il divieto sarebbe spostato dai 18 ai 19 anni e così via.
La lotta contro il fumo
L’obiettivo dichiarato di questa iniziativa è ridurre al minimo il numero di adolescenti che iniziano a fumare e, nel lungo termine, creare una società in cui il fumo sia considerato illegale per l’intera popolazione.
Il primo ministro Sunak ha sottolineato che il fumo rappresenta la principale causa evitabile di morte, malattia e disabilità nella società. Afferma che il fumo non può essere paragonato ad altre abitudini alimentari poco salutari, poiché non può essere integrato in una dieta equilibrata e non esiste un livello sicuro di consumo di tabacco.
Qualche dato sul fumo
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel 2022 circa 1 miliardo di persone fumavano sigarette al mondo, di cui circa l’80% viveva in Paesi a basso e medio reddito.
In Europa, la prevalenza del fumo è del 18,4%, con una differenza di genere: tra gli uomini è del 22,9%, tra le donne del 15,3%.
I fumatori sono generalmente adulti, con un’età media di 25-44 anni. Ma il fumo è un problema anche tra i giovani, con un’età media giovanile di 18-24 anni.
Il supporto all’iniziativa
Sunak ritiene che questa misura rappresenti il più grande intervento sulla salute pubblica da una generazione a questa parte.
Ha anche affermato che, nonostante le decisioni per limitare le scelte personali non siano mai facili, nessun genitore o nonno vorrebbe che i loro figli crescessero fumando.
Un esempio dalla Nuova Zelanda
Questa proposta del primo ministro britannico segue l’esempio di altri paesi che hanno già adottato misure rigorose per ridurre il fumo.
Un esempio notevole è la Nuova Zelanda, dove il governo ha introdotto una legge che vieta la vendita di prodotti contenenti tabacco a tutti i ragazzi nati dopo il 2008. L’obiettivo è azzerare la percentuale di adulti fumatori entro il 2025.
È una strategia attuabile?
In conclusione, la proposta di Sunak rappresenta un audace passo avanti nella lotta contro il fumo e nell’obiettivo di creare una “generazione senza fumo”.
Se questa misura verrà approvata, ma soprattutto se verrà applicata – quindi seguita con successo – dalle ultime generazioni, potrebbe avere un impatto incredibilmente significativo sulla salute pubblica e sulle abitudini future dei britannici.
Non solo, potrebbe ispirare altri Paesi del mondo e concorrere alla formazione di un pianeta unito contro il fumo. Tuttavia, essendo notoriamente uno dei vizi più difficili da cessare, bisognerà attendere di vedere come saranno le reazioni all’iniziativa.