“Ritengo che nei casi più gravi di infrazioni stradali, la revoca a vita della possibilità di guidare possa e debba essere considerata, soprattutto se qualcuno si mette alla guida imbottito di cocaina, ubriaco marcio perché è una bomba e un potenziale assassino”. Lo ha dichiarato il ministro delle infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, alla presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale, annunciando di voler convocare entro la fine del 2022 un tavolo sul codice della strada, il cui ultimo aggiornamento risale a 30 anni fa.
Il vicepremier ha annunciato una stretta a 360 gradi sulla sicurezza stradale che riguarderà non solo le ritorsioni per alcune infrazioni, ma anche la possibilità di adeguare le multe al reddito del guidatore, rendendole quindi più salate per chi ha redditi più alti.
Tra i temi che verranno affrontati anche quello dei monopattini elettrici, con l’obiettivo di regolamentare in modo più rigoroso il loro utilizzo. Durante la discussione sul codice della strada, si procederà ad “aggiornare il codice della strada che è vecchio di trent’anni“, ha spiegato il ministro, per poi sottolineare: “Va aggiornato alla nuova mobilità, alle nuove tecnologie, all’abuso del telefonino che distrae ed è un enorme problema, alla necessità di identificare anche i monopattini elettrici, perché ci sono alcuni contesti di estrema pericolosità sia per chi guida sia per chi cammina“.
Una stretta ormai necessaria quella sulla sicurezza stradale visto che, secondo quando quanto emerso dal rapporto Dekra, ancora oggi, a livello mondiale, gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte fra giovani e neopatentati. In particolare, nell’Unione europea gli incidenti nella fascia d’età 18-24 anni causano nel 64% dei casi la morte del guidatore o del passeggero al suo fianco, rispetto al 44% nella popolazione complessiva.
“È giusto sanzionare gli automobilisti irresponsabili, e le cronache di questo fine settimana lo dimostrano”, ha sottolineato Salvini, commentando il gravissimo incidente avvenuto domenica notte ad Alessandria.
“Se ci si mette consapevolmente alla guida drogati o ubriachi provocando incidenti, morti e feriti, la sospensione della patente per uno o due anni non è sufficiente“, ha poi sottolineato il vicepremier, sostenendo che chi lo fa “è una bomba e un potenziale assassino“.
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