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Un protocollo che coinvolge gestori di discoteche, famiglie e giovani in un percorso per promuovere il divertimento in sicurezza nei locali. A sottoscriverlo a Milano sono stati Cogeu (l’associazione Comitato genitori unitario nato dopo la tragedia di Corinaldo), Silb-Fipe (l’associazione italiana che riunisce le imprese di intrattenimento, ballo e spettacolo) e Oneday Group (che promuove realtà dedicate ai giovani come ad esempio ScuolaZoo).
Il protocollo per la sicurezza in discoteca
Il protocollo prevede una serie di azioni per promuovere il divertimento in sicurezza. “Oggi sottoscriviamo un patto che ritengo sia storico. Perché avvicina gli imprenditori alle famiglie e ai ragazzi“, ha detto Maurizio Pasca, presidente Silb-Fipe. E lo scopo è chiaro: “Un divertimento sempre più sano e in sicurezza, che è quello che noi vogliamo“.
“Questo protocollo nasce dallo spirito di unione tra imprenditori, famiglie e gli stessi ragazzi. Ognuno deve far fronte alle proprie responsabilità. Lo scopo è offrire un divertimento sano e in sicurezza ai giovani che prendono parte agli eventi dei nostri locali. Che per l’appunto sono pieni proprio di giovani“, ha aggiunto Pasca.
Come i gestori intendono riaprire al pubblico
L’attesa per la riapertura anche delle discoteche è alta. Ma i gestori spiegano chiaramente di voler procedere con tutte le cautele del caso: “Il Covid avrà cambiato le abitudini delle persone. In questo momento sono state previste le riaperture di tutte le attività economiche del Paese con l’esclusione dei locali da ballo. Noi ci aspettiamo che subito dopo la cancellazione del coprifuoco il 21 giugno si possano aprire anche i nostri locali in totale sicurezza. Applicando proprio questi protocolli su cui abbiamo lavorato“.
Queste dunque le precauzioni che Silb-Fipe intende attuare in vista delle riaperture: “Entrerà in discoteca chi avrà un green pass. Ossia chi potrà dimostrare di aver già contratto il virus ed essere quindi immune. Oppure deve già essere vaccinato, o in alternativa avere effettuato un tampone nelle 36 ore precedenti alla manifestazione“.