L’Istituto superiore di Sanità sta lavorando, attraverso il vaglio di varie ipotesi, per capire come gestire i contagi da Covid-19 all’interno della scuola. L’obiettivo principale è quello di studiare delle norme che impediscano il ritorno della didattica a distanza. Nella bozza contenente le indicazioni per l'”individuazione e la gestione dei contatti di casi di Covid in ambito scolastico” è stilata da Iss, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione e dalle Regioni.
Secondo quanto anticipato da La Repubblica, per la scuola si starebbe valutando una strategia di “sorveglianza con testing“. Quindi, i contatti del contagiato da Covid-19 potranno rientrare in classe se negativi. Le nuove norme serviranno anche per dare regole certe e uguali per tutti, di modo che ogni istituto sappia perfettamente quali comportamenti deve adottare nelle classi in cui sono stati trovati uno o più positivi al virus.
Tra le misure che potrebbero essere adottate a scuola, per evitare la Dad, potrebbe esserci la riduzione del periodo di isolamento. Questa norma, però, riguarderebbe solo gli studenti che ci sono vaccinati contro il Covid-19.
“La questione delle quarantene deve essere risolta immediatamente“. A dirlo sono Cisl, Flc e Cgil. “Non possiamo perdere altro tempo. Abbiamo fatto il necessario per la ripresa delle scuole. L’interpretazione di alcune Asl, le difficoltà e l’affanno che potrebbero vivere alcuni uffici del Ministero della Salute non possono inficiare quanto messo in atto per riportare gli alunni in classe“. E hanno concluso: “Ci aspettiamo indicazioni da parte del Ministero della Salute, come garantito durante l’ultimo incontro, e riteniamo indispensabile la pubblicazione di una nota che imponga una gestione omogenea“.
Per il momento la regola in vigore per quanto riguarda la scuola è che, in presenza di uno studente positivo, tutta la classe va isolata e messa in quarantena. Questa dura 7 giorni per chi ha ricevuto il vaccino e 10 per chi non lo ha ricevuto. Inoltre, prima di rientrare in classe è necessario sottoporsi al tampone, che deve risultare negativo. Le regole, però, al momento non risultano uguali per tutti. Per questo motivo alcune Regioni spingono sull’abolizione della quarantena per gli studenti vaccinati, optando per la “sorveglianza con testing” su tutti i componenti della classe.
Con le nuove regole, l’obiettivo sarebbe quello di non far scattare immediatamente la quarantena per tutta la classe- Questo, nel caso in cui i compagni dello studente positivo dovessero risultare negativi al test anti-Covid. In questo modo non ci sarebbe bisogno di ricorrere alla didattica a distanza. Secondo quanto emerso, i ragazzi sarebbero poi monitorati dopo cinque giorno dal tampone e se dovesse presentarsi un nuovo positivo, a questo punto scatterebbe la Dad. Ma solo per chi non è vaccinato contro il Covid-19.
Regole diverse se i positivi in una classe dovessero essere almeno tre. A questo punto, infatti, la quarantena scatterebbe per tutti gli studenti.
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