Domani, lunedì 13 settembre 2021, gli studenti italiani torneranno a scuola. Per l’occasione il Governo ha elaborato un piano per il rientro in sicurezza al fine di scongiurare un nuovo ciclo di Didattica a distanza. Nonostante la presenza del vaccino anti Covid, comunque, l’esecutivo ha scelto di confermare quasi in blocco anche per il terzo anno scolastico in pandemia le misure di sicurezza già adottate in passato.
E quindi mascherine, finestre aperte, un distanziamento fra i banchi un po’ più flessibile e la novità del green pass. Quest’ultimo, però, riguarderà insegnanti, personale scolastico e genitori, mentre per gli studenti non è richiesta la certificazione verde. Misura che riguarda anche le università, non senza qualche polemica.
Scuola, la mascherina in classe
Per quanto riguarda la mascherina, per l’esecutivo “è fortemente raccomandata in ogni situazione”, come riporta il Corriere della Sera. Quella chirurgica, inoltre, al banco “è indispensabile laddove non sia possibile il distanziamento di un metro”; così come negli spazi chiusi quali mense e servizi igienici.
Al banco, invece, se opportunamente distanziati, gli studenti potranno cambiare la mascherina chirurgica e sostituirla con quella di stoffa. Slitta, per il momento, la proposta del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di poterla togliere se tutti in classe sono vaccinati che ha suscitato più di un dubbio.
La misura, comunque, riguarderebbe soltanto le terze medie e le scuole superiori. Gli studenti degli istituti secondari di secondo grado dovranno entrare scaglionati seguendo dei turni sia in ingresso sia in uscita. In questo modo si eviteranno gli assembramenti sui mezzi di trasporto.
Distanziamento e attività fisica
Turni e distanziamento fra i tavoli sono le parole d’ordine anche per le mense scolastiche, dove gli alunni sono obbligati a togliere la mascherina per mangiare. Niente Dpi anche per l’attività motoria, che andrà svolta all’aperto. Se questo non sarà possibile, si potrà fare in palestra, ma con distanza minima di due metri fra uno studente e l’altro. Niente contatti e sport di gruppo.
In classe il distanziamento diventa invece più flessibile. Qualora non sia possibile garantire almeno un metro, infatti, i banchi potranno essere avvicinati a patto che entrambi gli alunni indossino la mascherina chirurgica e che vengano rispettare tutte le misure di sicurezza.
Fra le precauzioni da adottare, inoltre, l’aerazione dei locali mantenendo le finestre aperte. Da ultimo, il tracciamento dei contagi spetterà come sempre alle Aziende sanitarie locali, a cui si affianca il monitoraggio per i più piccoli. A ottobre potrebbe infatti partire la campagna di tamponi salivari a campione nelle scuole. L’obiettivo è testare circa 110mila bambini al mese, con il primo tampone in classe e i successivi a casa.