Sono state approvate le linee guida definitive per il rientro a scuola il prossimo 14 settembre: il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha previsto l’utilizzo delle mascherine chirurgiche. Queste ultime risulterebbero più sicure in quanto usa e getta rispetto alle mascherine di comunità promosse dall’Oms. I presidi stanno anche pensando ai provvedimenti da assumere nei confronti degli alunni che dovessero decidere di non indossarle.
Scuola, mascherine chirurgiche in classe
Iniziano a delinearsi le norme che porteranno i ragazzi in classe il prossimo 14 settembre: dai trasporti alla didattica in presenza, sono ancora molti i nodi da sciogliere. Sulla capienza dei mezzi, in particolare, il governo ha previsto un 80% dei posti occupati, ma i passeggeri dovranno indossare la mascherina. Per quanto riguarda le lezioni, invece, la campanella suonerà il 14 settembre nella maggior parte delle Regioni italiane.
In classe gli alunni potranno togliere la mascherina se si troveranno a distanza di un metro dagli altri ragazzi, mentre per gli insegnati sarà possibile togliere la protezione solo se la distanza dal primo banco sarà di almeno 2 metri. Il Comitato tecnico scientifico, inoltre, ha previsto l’utilizzo delle mascherine chirurgiche tra i ragazzi, perché considerate più sicure ed efficaci di quelle di stoffa. Il commissario Arcuri ha poi chiarito che se i genitori non acquisteranno i dispositivi di protezione, sarà la scuola a fornire almeno 11 milioni di mascherine ai ragazzi.
Sospensione per i trasgressori
Se i ragazzi decideranno di non indossare la mascherina chirurgica nelle aree comuni, potrebbero andare incontro alla sospensione dalla scuola. Infatti, i presidi stanno discutendo sulle punizioni per i trasgressori delle regole.
Molti dirigenti di tutta Italia sono sulla stessa linea rispetto all’utilizzo delle mascherine: “Non indossare la mascherina è un atto intollerabile che può danneggiare gli altri – ha detto Nicoletta Puggioni del polo tecnico “Devilla” di Sassari -. I ragazzi devono capire l’importanza di questa cosa. E dunque prevediamo l’allontanamento dalla scuola per chi non le indossa“. Contrario a questa linea, invece, è Domenico Squillace, direttore del liceo scientifico “Volta” di Milano. L’istituto adotterà una linea più morbida: “Se imbocchiamo la strada delle punizioni non andremo da nessuna parte – sostiene -. Serve un’opera di convinzione e di condivisione, siamo una comunità“.