Scuola in tempo di Covid:
come ripensarla

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Nella odierna puntata di “Emoticon, opinioni a confronto” di Andrea Pamparana si parla di scuola e riforma. Ospite è Lidia Cangemi, dirigente scolastico presso il Liceo Scientifico Statale “JF Kennedy” di Roma.

Ripensare la scuola in tempo di Covid

Ripensare la scuola a partire dal concetto di ambiente di apprendimento. Sicuro, innanzitutto. E, contemporaneamente, ambiente di educazione, di relazione, di emozione: per una concreta centralità dello studente, rivedere arredi e soprattutto clima relazionale.

Le neuroscienze ci hanno insegnato come l’apprendimento sia fortemente determinato dalle emozioni e dalle relazioni che si sono create, pertanto sarà fondamentale nella scuola investire sulle capacità relazionali e sulla intelligenza emotiva. Comunicazione efficace, ascolto attivo, intelligenza emotiva, empatia, resilienza e flessibilità come competenze chiave per gli studenti e per chi lavora nella scuola. “I due modelli che ho co-fondato (DADA e DADALogica) indicano due possibili strade per ‘ripensare il processo di educazione alla cittadinanza, alla libertà, alla diversità, alla responsabilità, al pensiero critico’, come indicato nel recentissimo documento del neo-ministro dell’Istruzione, Bianchi“, spiega Lidia Cangemi.

Chi è Lidia Cangemi

Laureata in Architettura con lode con una tesi in Restauro architettonico presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Lidia Cangemi consegue il Perfezionamento in “Tecniche chimiche e fisiche per il controllo, la conservazione e il restauro dei beni culturali”, presso la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Nel 1992 ottiene il primo posto al concorso di ammissione al VII ciclo del Dottorato di Ricerca in “Conservazione dei Beni Architettonici”, presso la Facoltà di Architettura – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

Nel 1996 consegue il PhD con una dissertazione dal titolo: “La basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri alle Terme Diocleziane in Roma: trasformazioni e restauri”, giudicata con “Ottimo”. Ottiene nel 1999 il titolo di “Cultore della Materia” in Storia dell’Architettura presso la facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila. Nel 2001 vince un assegno di ricerca di due anni in Storia dell’Architettura presso la facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila.

Nel 2006 è ammessa al corso di formazione per Dirigenti Scolastici (primo posto nel I settore del concorso di selezione nella Regione Lazio). Dal settembre 2007 ad oggi è dirigente scolastico presso varie scuole di 1° e 2° grado di Roma. Dal 1° settembre 2013 è dirigente scolastico presso il Liceo Scientifico Statale “JF Kennedy” di Roma (con reggenza presso l’Istituto Professionale “L. Einaudi” di Roma). Già docente di scuola primaria e di scuola secondaria di II grado (disegno e Storia dell’arte), ha avuto numerosi incarichi in molte Università (Roma, Perugia, Milano, L’Aquila), borse di studio da parte di enti pubblici e privati (CNR, Banca d’Italia, Regione Lazio) e incarichi di ricerca. Relatrice in moltissimi convegni e congressi nazionali e internazionali. Ha circa trenta pubblicazioni al suo attivo. È formatrice e/o direttore di molti corsi di formazione per docenti e dirigenti.

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