Domani, mercoledì 7 aprile, sarà una data fondamentale in ottica “riaperture”: 5,6 milioni di studenti su circa 8,5 milioni in totale ritorneranno a scuola. Si tratta sostanzialmente di due alunni su tre (66%) che rivedranno le aule scolastiche. Il nuovo decreto varato dal governo prevede infatti la scuola in presenza nelle zone arancioni fino alla prima media e dalla seconda media e per tutto il ciclo scolastico delle superiori in presenza al 50%. Nelle zone rosse invece frequenteranno tutti gli alunni fino alla prima media. Mentre si dispone la Dad dalla seconda media in poi.
Il ritorno a scuola in presenza come priorità del momento, messa in chiaro dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, avrà l’effetto di riportare sui banchi milioni di alunni che fino a prima della pausa pasquale erano in didattica a distanza. Secondo quanto prevede il decreto, le Regioni non potranno emanare decisioni più restrittive in ambito scolastico decretando la chiusura dell’attività in presenza.
La nuova mappa dal 7 aprile vedrà 2,9 milioni di studenti (il 37,6%) che continueranno a seguire in Dad da casa. 5,6 milioni nelle aule, pari al 65,8%. Secondo i calcoli di Tuttoscuola, nello specifico, dovrebbero essere dunque 5.568.708 gli alunni di scuole statali e paritarie che potranno seguire le lezioni in presenza su un totale di 8milioni e 506mila. I dati comprendono gli 832mila bambini di scuola dell’infanzia per settimane esclusi dalle attività educative in presenza a scuola.
Parallelamente si studia un modo per monitorare la situazione epidemiologica nelle scuole. Test a campione, ad esempio, per garantire un monitoraggio costante, rintracciare eventuali positivi, interrompere a catena del contagio e avere con certezza e rapidità il tracciamento dei casi. Il Ministero dell’Istruzione sta anche costruendo un Piano con Regioni, Province e Comuni per la realizzazione di attività educative da parte delle scuole nel periodo da giugno a settembre.
Il calendario prevede a giugno dei progetti incentrati al recupero degli apprendimenti, a settembre all’accoglienza. E nei mesi di luglio e agosto alla socializzazione e agli aspetti ricreativi. In estate (a luglio e agosto) l’attività per il personale scolastico e gli studenti sarà su base volontaria mentre. Per quanto riguarda i progetti, ogni scuola potrà fare le scelte in assoluta autonomia.
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