Il Tar della Calabria ha sospeso l’ordinanza regionale che aveva disposto la chiusura della scuola di ogni ordine e grado, esclusi gli asili nido. Il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, aveva optato per questo provvedimento lo scorso fine settimana a causa dell’aggravamento della situazione epidemiologica. Il Tar, che ha fissato l’udienza di merito per il 14 aprile, ha così accolto il ricorso presentato da un gruppo di genitori, docenti, presidi e associazioni di tutta la regione. Pertanto, da domani, mercoledì 10 marzo, scuola riaperta in Calabria a meno che, nelle prossime ore, non sarà emanato una nuova ordinanza da parte della Regione.
Queste, in sintesi, le parole del Tar. “Va rilevato, così come evidenziato in ricorso, che il trend di aumento dei contagi in Calabria è al momento considerevolmente inferiore rispetto a quello nazionale riferito alla medesima settimana sopraindicata e pertanto non costituisce dato sopravvenuto rispetto alle valutazioni di cui al DPCM mentre il fatto che in alcuni specifici territori (province di Vibo Valentia e Reggio Calabria) la proporzione di nuovi casi sia il doppio della media regionale (comunque sempre lontana dalla media nazionale), a tutto voler concedere potrebbe giustificare al più interventi mirati su comuni di quelle aree e non la chiusura dell’intero sistema di istruzione calabrese”.
Inoltre, i giudici del Tar hanno evidenziato che “la giustificazione del potere esercitato dal Presidente della Regione avrebbe semmai dovuto trovare fondamento in un quadro epidemiologico orientato nettamente verso un peggioramento dei parametri di cui tenere conto e del cui conseguente accertamento l’istruttoria procedimentale avrebbe dovuto farsi carico e di cui la motivazione del provvedimento avrebbe dovuto dare contezza”.
“Il Tar ha deciso e si assume la responsabilità. Mi auguro che le prossime settimane non siano dolorose dal punto di vista dell’aumento dei contagi. Noi comunque continueremo a lavorare per tutelare la salute di tutti i calabresi”. Così Nino Spirlì ha commentato la decisione del Tar della Calabria che ha riaperto la scuola. “La presenza delle varianti”, ha aggiunto, “è stata acclarata su campioni per cui le varianti sono già presenti sul territorio in buon numero. Non voglio fare terrorismo psicologico ma devo riflettere assieme al commissario Longo sulla necessità di prevenire piuttosto che poi dover curare”.
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