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Da lunedì 24 agosto i docenti e il personale Ata possono sottoporsi ai test sierologici anche in Lombardia in vista della partenza dell’anno scolastico 2020/21, secondo le relative norme anti-Covid. A disposizione, per tutte le regioni, ci sono circa 2 milioni di test e i prelievi, effettuati su base volontaria, dovranno chiudersi una settimana prima dell’inizio dell’anno scolastico. In caso di positività, al massimo entro 48 ore andrà effettuato il tampone. La questione legata ai test è solo una delle numerose indicazioni che il mondo della scuola dovrà recepire per una ripartenza sicura il più possibile in un periodo di grande incertezza a livello di gestione e contenimento della pandemia.
“Le prenotazioni per i test sierologici aumentano di ora in ora”
La dottoressa Paola Maria Pirola, direttrice socio sanitaria dell’Azienda socio-sanitaria territoriale “Gaetano Pini” di Milano, ha illustrato come funziona l’organizzazione dei test sierologici da effettuare sul personale del settore della scuola. “Noi offriamo poco più di cento posti, per agenda, dal lunedì al sabato – ha spiegato –. Nella prima giornata hanno prenotato novanta persone. Avevamo previsto un percorso unidirezionale per il personale docente e non docente che ha aderito al test, in modo tale da poter garantire un’esecuzione rapida. Così è stato”.
“Posso confermare inoltre che nessuna delle persone che si sono presentate ha generato problemi di fila o di assembramento – ha aggiunto la dottoressa Pirola -. Ci aspettiamo di avere l’agenda piena tutti i giorni, le prenotazioni aumentano di ora in ora. Il test è su base volontaria ed è utile che tutti partecipino. L’appello è di aderire perché più gente si sottopone al test più dati riusciremo a raccogliere”.
Personale scolastico finora soddisfatto
Nella prima giornata di esecuzione dei test sierologici, il personale scolastico si è mostrato entusiasta per l’iniziativa: “L’accesso è stato molto facile e immediato – ha raccontato una docente -: finalmente abbiamo una risposta utile. Sono sorpresa positivamente dell’iniziativa: aiuterà a rientrare in sicurezza, anche se noi docenti restiamo una delle categorie più a rischio contagio“.