La giornata di sciopero nazionale che oggi sta vedendo protagonista il personale di Trenitalia e Italo ha creato parecchi disagi in città come Milano e Roma.
Lunghissime code alle biglietterie per chiedere un rimborso o un cambio di biglietto e forti rallentamenti su moltissime tratte di collegamento.
Un disservizio che sta creando parecchio caos e malumore nelle stazioni italiane e sul quale è dovuto intervenire anche il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Il leader della Lega nelle scorse ore ha, infatti, imposto il dimezzamento della durata dello sciopero con un’ordinanza.
Iniziato alle ore 03:00 di questa mattina, lo sciopero del personale di Trenitalia e Italo terminerà alle 15:00 di questo pomeriggio, come imposto dall’ordinanza emessa da Salvini (inizialmente lo sciopero sarebbe dovuto durare fino alle 02:00 di venerdì 14 luglio, ndr).
Molti i disagi prodotti da questo stop delle corse, con la conseguente formazione di lunghe code alla Stazione Centrale di Milano, dove si sono riscontrate infinite file alle biglietterie fin dalle prime ore del giorno.
“Ci hanno rovinato la vacanza. Ci hanno cancellato il treno senza preavviso. Non ci sono altri treni che arrivano in giornata”.
Ha dichiarato Francesca, una ragazza presente in coda con il fidanzato proprio alla Stazione Centrale di Milano.
Solo una dei numerosi viaggiatori che oggi hanno manifestato rabbia e disappunto.
Gravi disagi anche a Roma, dove molte persone non hanno potuto salire sul treno per il quale inizialmente avevano acquistato il biglietto.
“Ho saputo ieri dello sciopero. Il nostro treno è stato cancellato. Purtroppo il messaggio ci è arrivato troppo tardi. Trenitalia ci ha mandato un messaggio alle 7:55, con il nostro treno che partiva alle 9:20. Un classico di Trenitalia, scadenti sotto ogni punto di vista. Non entro nei meriti dello sciopero, però la comunicazione doveva essere un’altra. Ora abbiamo speso altri 150 euro per una corsa garantita”.
Ha raccontato una coppia di signori in partenza per Napoli dalla Stazione Termini.
“Torno oggi dal viaggio di nozze in Giappone e lì non abbiamo mai preso un treno in ritardo. Si vede che siamo tornati in Italia. Condivido che ci possano essere problemi più grandi, ma alla fine questo sciopero condiziona le persone comuni”.
Ha dichiarato un altro passeggero presente nella stazione della capitale.
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