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È partito come previsto il corteo milanese organizzato nell’ambito della giornata nazionale di sciopero generale indetta da Cgil e Uil. Partiti intorno alle 10.30 dopo il concentramento in piazza Castello, i partecipanti hanno dato vita a una lunga coda di persone provenienti dalle regioni del Nord Italia. Con la testa del corteo già arrivata all’Arco della Pace e la coda ancora nel parco Sempione, che e’ stato attraversato proprio per minimizzare l’impatto sul traffico.
Sciopero, a Milano trasporti regolari ma anche disagi: “Non sappiamo cosa fare”
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Nel giorno dello sciopero generale a Milano i trasporti cittadini appaiono regolari, con le metropolitane funzionanti. Ipotizzato qualche possibile rallentamento, soprattutto in centro per i cortei preannunciati. La Polizia locale non segnala criticità a fermate o nelle banchine, o per la circolazione. Discorso a parte per la fascia oraria tra le 10 e le 12, con il corteo di Cgil e Uil che si snoderà a ridosso di Cairoli e del Parco fino a raggiungere l’Arco della Pace.
Atm, in un nota, afferma che “il servizio continua sulle linee metropolitane” e che “i mezzi di superficie possono risentire del traffico causando attese alle fermate“. Limitazioni e cancellazione sul servizio ferroviario lombardo, invece, a causa dell’adesione allo sciopero da parte dei gestori delle infrastrutture Ferrovienord e Rfi. E per i passeggeri i disagi non mancano.
Sciopero generale, i sindacati a Palermo: “Manovra ancora lontana da quanto chiesto”
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Si sono ritrovati davanti al Teatro Massimo di Palermo i manifestanti delle sigle sindacali Cgil e Uil per scioperare “Insieme per la giustizia”. Otto le ore di astensione per lavoratori pubblici e privati e i servizi, a partire dai trasporti. Escluse dalla protesta la scuola e la sanità, esonerata sin dall’inizio per salvaguardare il diritto prioritario alla salute in questa fase di emergenza pandemica. Hanno aderito lavoratori e pensionati anche da tutta la provincia, grandi e piccole aziende del comparto metalmeccanico, i lavoratori edili, agricoli ma anche le strutture alberghieri e molti altri.
Sciopero generale, le immagini da Piazza del Popolo a Roma
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Molti manifestanti hanno raggiunto piazza del Popolo a Roma, passando da Villa Borghese a piazzale Flaminio, per partecipare alla manifestazione organizzata da Cgil e Uil per lo sciopero generale. La Polizia di Roma Capitale veicola il traffico su via del muro torto che è rallentato dall’attraversamento dei manifestanti. Piazza del Popolo, transennata e presidiata dalle forze dell’ordine, è accessibile da varchi e si accede con l’esibizione dei green pass.
Landini (Cgil): “In piazza i lavoratori, non solo i funzionari sindacali”
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A margine della manifestazione in piazza a Roma è intervenuto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. “Noi non ci fermiamo, noi una vera riforma fiscale la vogliamo, una riforma delle pensioni la vogliamo. Dobbiamo cancellare la precarietà, vogliamo nuove politiche industriali rispettose dell’ambiente e il diritto alla sanità pubblica“.
“Per noi questo è solo l’inizio – ha aggiunto -. La partecipazione di oggi riempie le piazze con le persone che, nonostante la difficoltà e la crisi, sono pronte a battersi: è un elemento che ci invita a continuare con forza. In piazza ci sono i lavoratori, non solo i funzionari sindacali, come qualcuno ha detto”.
“Bonomi triste? Penso a quella canzone di Jannacci…”
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Obiettivo delle critiche di Landini anche il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. “Mi ha colpito la sua dichiarazione – ha detto il segretario generale della Cgil –, quella in cui dice che questa giornata di mobilitazione lo ha reso triste. Sono rimasto sorpreso e mi è venuto in mente Enzo Jannacci e la canzone ‘Ho visto un re’“.
“Noi non siamo capaci di essere contenti quando un lavoratore e una lavoratrice perde il posto di lavoro – ha spiegato poi Landini –: quando uno sta male non siamo felici. E quando succede che c’è chi rischia di essere licenziato o delocalizzato non possiamo essere felici, abbiamo la volontà di batterci e dovrebbe essere l’impegno anche di Confindustria“.
Bombardieri (Uil): “Nel Paese c’è disagio sociale”
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Davanti ai manifestanti si è espresso anche il segretario generale dell’altra grande sigla sindacale che ha organizzato la manifestazione, Pierpaolo Bombardieri della Uil. “Ci hanno accusato di aver dilaniato il tessuto sociale, ma queste persone non le vedeva nessuno“ ha detto.
“Il disagio sociale in questo Paese c’è e non possiamo non rappresentarlo – ha poi aggiunto il sindacalista -. Noi lanciamo un segnale al governo. C’è un Paese che soffre, che ha bisogno di aiuto, di risposte concrete“.
I lavoratori in piazza nella Capitale: “Governo ruba ai poveri per dare ai ricchi”
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Gli slogan dei manifestanti, nella Capitale, si sono concentrati tutti sulla critica al governo. “Questo governo ruba ai poveri per dare ai ricchi, Robin Hood faceva il contrario – hanno detto i manifestanti -. I lavoratori meno abbienti sono stati quelli più colpiti dalla pandemia ma con questa manovra si ridistribuiscono delle quote Irpef a chi guadagna di più”.
“Il sindacato deve avere necessariamente degli interlocutori politici, il corpo intermedio è fondamentale per una società libera e democratica – hanno poi aggiunto -. Abbiamo provato con tutti i partiti a trovare una mediazione ma non ci hanno ascoltato. Anche se c’è un governo di larghe intese non vuol dire che tutto quello che fa va condiviso. Il dissenso e la discussione devono far parte della vita democratica del Paese”.