La Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di epidemia colposa, e le forze di polizia in un blitz alla Regione Sardegna hanno acquisito alcuni documenti necessari all’inchiesta. Si tratta dei documenti che indussero il governatore Christian Solinas a emanare l’ordinanza che riaprì le discoteche sul suolo regionale l’11 agosto scorso. Lo riferisce l’Ansa.
L’agenzia aggiunge che tra i documenti prelevati dagli agenti della Squadra mobile nel palazzo della Regione Sardegna, a Cagliari, vi sono le ordinanze e i pareri dei componenti del Comitato tecnico scientifico. Su questi ultimi il governatore Solinas aveva basato la decisione di far riaprire le discoteche a ridosso di Ferragosto.
L’annosa vicenda era stata trattata anche dalla trasmissione ‘Report’ di Rai3. Nel corso del mese di agosto, in concomitanza con una preoccupante impennata di casi di Coronavirus, la Regione autorizzò la riapertura delle discoteche in Sardegna per qualche giorno. Fu poi il governo a intervenire decidendo per la chiusura obbligatoria di tutti i locali su suolo nazionale. Il nodo è però rappresentato proprio dall’opinione del Comitato tecnico scientifico, che nell’ordinanza di Solinas risulta allegato nonostante il governatore denunciò di non avere avuto la possibilità di consultarlo.
La vicenda è stata però ricostruita da ‘Repubblica’. Il quotidiano romano riferisce di incongruenze tra quanto riportato dall’ordinanza e ciò che risulta da una precedente e-mail. Se infatti nel documento della Regione Sardegna, datato 11 agosto, non risultano esserci pareri del Cts, il no alla riapertura sembra fosse già arrivato.
La comunicazione risalirebbe a cinque giorni prima dell’ordinanza. Nella comunicazione degli esperti all’assessorato alla Sanità si legge: “Stiamo assistendo all’apertura di attività dove addirittura l’assembramento viene ostentato come elemento di richiamo pubblicitario“. E il Cts regionale della Sardegna aveva anche espresso “forte preoccupazione” per gli assembramenti che le foto sui social documentavano.
La Procura di Cagliari ha ora sul tavolo la fatidica ordinanza n.38. Si studieranno i pareri formulati dal Cts, per verificare se la Regione Sardegna fosse in realtà a conoscenza dei rischi connessi alla riapertura delle discoteche. E intanto i partiti di opposizione sono intenzionati a istituire una commissione d’inchiesta sulla complessiva gestione dell’emergenza Coronavirus sull’Isola.
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