“Se ti piace bruciare, vieni qui che ti cremiamo noi”. Così la Taffo Funeral Services, l’agenzia funebre romana celebre per le sue campagne social, è intervenuta nel dibattitto sugli incendi che da tre giorni stanno devastando alcune aree della Sardegna. Taffo ha deciso di lanciare sulla sua pagina Facebook questo slogan, rivolgendosi in questo modo ai piromani che hanno incenerito i boschi del Montiferru, nell’Oristanese.
“Sardegna in fiamme – si legge nel post –, dieci paesi nell’Oristanese in ginocchio, 1.500 persone sfollate, oltre 20mila ettari di Sardegna andati distrutti, cancellato anche l’olivastro millenario di Cuglieri. La cronaca di una delle giornate più nere per l’isola devastata dalle fiamme. La Giunta Solinas proclama lo stato di emergenza, e si fa largo l’ipotesi dei piromani”.
Taffo, polemiche nel 2019 per il post sulle donne
Taffo, come detto, è nota soprattutto per le sue campagne social, spesso legate ad avvenimenti di cronaca e attualità. Campagne cariche di ironia e di provocazioni, anche se a volte non apprezzate dal pubblico. Come nel caso del post pubblicato per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 2019. “Ci sono due tipi di donne”, avevano scritto. Da un lato “quelle che denunciano” e dall’altro una bara.
Questa volta, però, l’iniziativa di Taffo è stata accolta con successo. Almeno a giudicare dalle centinaia di commenti di cittadini sardi che, sotto al post, hanno ringraziato l’agenzia funebre per aver ricordato la loro terra in un momento così difficile. Nel frattempo, online, si moltiplicano le iniziative di privati e di associazioni per raccogliere fondi da donare alla comunità della Sardegna.
Sardegna, è partita la macchina della solidarietà
Ancora non esiste una stima esatta dei danni e nessuna istituzione, locale o regionale, ha avviato le istruttorie per i ristori. Ma la macchina della solidarietà è già partita. Ci sono infatti i pastori che si stanno organizzando autonomamente per portare il necessario ai loro colleghi oristanesi con greggi e aziende zootecniche distrutti; oppure gli agricoltori che sono pronti a donare parte dei raccolti e delle semenze per far ripartire l’economia nelle campagne arse dalle fiamme.
Diverse associazioni hanno poi pensato di avviare delle sottoscrizioni per curare gli animali feriti. L’obiettivo non è solo salvare il bestiame, ma anche gli animali domestici presenti in rifugi o gattili raggiunti dal fuoco. Risorse, infine, che potranno servire sia per dare un riparo agli stessi animali sia per acquistare foraggio e mangimi.