È stata un’alba di paura quella di oggi per gli abitanti di Roma: attorno alle ore 5.05, infatti, una forte scossa di terremoto è stata avvertita nella Capitale. Il sisma, di magnitudo 3.3, ha avuto epicentro 5 km a sudovest di Fonte Nuova e 11 a nordest di Roma. Dalle prime verifiche dei vigili del fuoco non risultano danni a persone o cose. Tanti i timori tra la popolazione, che ha avvertito chiaramente la scossa. Alcune persone sono scese in strada nella Capitale; moltissime sono state le chiamate alle forze dell’ordine, ma il sisma non ha lasciato segni. “Al momento alle sale operative dei Vigili del fuoco non sono giunte richieste di soccorso né segnalazione di danni”, spiegano dai Vvf.
Oltre al terremoto, la paura a Roma è aumentata per un temporale
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha localizzato la scossa a una profondità di circa 10 km: sui social molti utenti hanno raccontato il terribile risveglio, descrivendo una scossa breve ma molto intensa, preceduta da una sorta di boato. Ad amplificare la paura, poi, c’è stato anche un piccolo temporale notturno, con vento, pioggia e tuoni e particolarmente violento nella zona Est della città. Il terremoto è stato avvertito maggiormente nei centri della provincia di Roma ma anche nel centro storico e ai Castelli Romani. I Comuni compresi entro 20 km dall’epicentro del sisma sono stati Fonte Nuova (a 5 km), Mentana (9), Monterotondo (10), Roma (11), Guidonia (13), Sant’Angelo Romano (14), Riano (15), Ciampino (18), Tivoli (18), Castelnuovo di Porto (19), Sacrofano (19), Palombara Sabina (19), Frascati (20), Formello (20) e Capena (20).
🔴 #Roma 05:03 #11maggio scossa #terremoto ML 3.3 registrata a #FonteNuova. Al momento alle sale operative dei #vigilidelfuoco non sono giunte richieste di soccorso né segnalazione di danni pic.twitter.com/B1ZYL4Nb4D
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) May 11, 2020
“Purtroppo quando sentiamo scosse ci viene subito da pensare che i veri danni siano molto lontani da noi, come accaduto a L’Aquila”, ha detto Alessandro Amato, sismologo dell’Ingv. “Per fortuna non è stato così. Quando si avverte un terremoto a Roma infatti, si pensa sempre a qualcosa di grave avvenuto più lontano”. Il direttore dell’Osservatorio nazionale terremoti dell’Ingv, Salvatore Stramondo, conferma che il terremoto si è sviluppato “in una zona poco nota per sismicità” perché “nella serie storica conosciuta, il sisma più importante” in questa area del Paese “è quello accaduto di inizio secolo scorso a Palombara Sabina nel 1901 con magnitudo 5.2”, ricorda Stramondo, che indica anche la zona dei Castelli romani, verso Sud, come area a sismicità più nota.