Roma, moria di pesci nel Tevere: analisi per accertare le cause

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Moria di pesci nel Tevere a Roma. Il primo allarme è scattato quando sono stati avvistati alcuni pesci morti sulle sponde del fiume sotto ponte Vittorio. Analoga situazione anche nel tratto tra Ponte Milvio e ponte Marconi e vicino al ponte della Musica. La Polizia Municipale ha attivato verifiche e controlli su eventuali sversamenti di liquidi nocivi o chimici, ma allo stato non sono risultate anomalie. Della strana moria di pesci si interesserà anche la Asl Roma1, che domani effettuerà un sopralluogo e il prelievo di alcuni campioni di acqua che verranno analizzati.

La strage dei pesci a Roma denunciata dall’Oipa

Una scena terrificante quella che si era presentata nello scorso weekend agli occhi di tanti ciclisti e runner sulle sponde del Tevere nel centro di Roma: centinaia di pesci morti e i gabbiani che banchettavano. I primi avvistamenti da parte di cittadini erano arrivati sabato 30 maggio dalle parti di Ponte Vittorio. Poi le segnalazioni sono via via aumentate, anche per il maggior afflusso di persone lungo il Tevere, complice il bel tempo. Ieri subito c’è stata una ricognizione della Fluviale della Polizia Municipale. Le pattuglie, dopo un sopralluogo, hanno attivato immediatamente gli organi competenti per avviare le analisi del caso e risalire alle possibili cause di questa moria.

Intanto il Reparto Tutela Tevere della Polizia Locale ha dato avvio agli opportuni accertamenti per escludere eventuali sversamenti di sostanze sul Tevere che potrebbero aver provocato la morte degli animali ma al momento tutto negativo. Occorrerà attendere i test da parte degli uffici sanitari. A occuparsi della strage di pesci gli ambientalisti dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), da cui è partita una denuncia con l’invio di una segnalazione urgente all’Arpa Lazio, a Roma Capitale, al sindaco Virginia Raggi, al Comando della Polizia municipale e all’Asl Roma 1, chiedendo che siano attivati immediatamente i controlli al fine di stabilire le cause della moria, anche a tutela della salute pubblica.

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