Dpcm, proteste dal mondo di fiere e sport: “Vogliamo spiegazioni”

Anche le piazze di Roma accolgono le proteste di varie categorie, in agitazione dopo il più recente Dpcm varato dal premier Giuseppe Conte. C’è il mondo dello sport e delle palestre, ci sono gli esponenti del comparto delle fiere e gli ambulanti. E proprio le manifestazioni di questi ultimi hanno generato anche qualche tensione.

Le proteste delle palestre: “Noi eravamo in regola”

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Siamo qui perché non troviamo giuste le decisioni dell’ultimo Dpcm. Hanno fatto figli e figliastri, soprattutto perché ci hanno dato l’opportunità di metterci in regola la settimana scorsa. Noi stavamo già in regola. Tutti sapevano che noi palestre eravamo in regola e rispettavamo le regole dalla A alla Z. Però questo non è servito“, così Mara, operatrice di una palestra a Roma.

L’ultimo Dpcm ha sancito la chiusura di palestre e piscine. “Lo sport è vita. Purtroppo questo motto, evidentemente, non è arrivato nelle stanze del potere. A quanto pare stanno facendo questo ostruzionismo gratuito che, a mio parere, è privo di fondamento. Stanno oltretutto privando le persone della possibilità di fare sport, che è una cosa fondamentale“, si sfoga Adriano, proprietario di una palestra.

Le fiere contro il Dpcm: “Ci servono aiuti e spiegazioni”

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Diverse le recriminazioni legate al Dpcm per il mondo delle fiere. “Il nostro settore, sette miliardi di impatto sul Pil, purtroppo non ha ottenuto nulla e siamo chiusi. I congressi poi si pianificano in anni, purtroppo veniamo pregiudicati anche per il 2021 e 2022“, così Pietro Piccinetti, Amministratore unico Fiera Roma.

L’ultimo Dpcm ha ha posto un cartello di stop per quanto concerne la realizzazione di eventi congressuali e fieristici. E il settore non ci sta. “Abbiamo bisogno di spiegazioni. Vogliamo un confronto e abbiamo bisogno di aiuto. La ripresa sarà lentissima. Abbiamo bisogno di risorse vere“, afferma Lorenzo Pignatti, rappresentante della società Destination Management Company.

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