Roma: a Piazza del Popolo la ‘spirale della vita’

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Nessuno può salvarsi da solo: una spirale che dimostra come tutti siamo collegati, tra umani e con la terra. Una performance scenica durante la manifestazione organizzata daLa società della cura a Piazza del Popolo a Roma, alla quale hanno preso parte associazioni, movimenti e Arci. “Siamo una società in un cui ci si aiuta, si coopera, per il bene comune“, spiega una degli ideatori della performance.

L’azione scenica collettiva

Stiamo realizzando un’azione scenica collettiva molto semplice, accompagnata dai versi di alcune poesie. Stiamo realizzando una spirale, il senso che vogliamo dare è quello di un’unione tra tutti gli esseri umani e la terra. Quello che vogliamo dire è che nessuno può salvarsi da solo“, prosegue la giovane da uno dei luoghi più iconici di Roma.

Arriva anche una spiegazione su cosa esattamente sia ‘La società della cura’ e cosa si prefigga: “Siamo l’opposto della società dello sfruttamento. Questa è una società in cui ci si aiuta, si coopera per il bene comune. Che non è solo il bene personale dell’individuo. Ma è il bene di tutti, e anche della terra“. E infatti la centralissima piazza di Roma vede i manifestanti stendersi al suolo per formare appunto una spirale.

L’urlo di Roma: “Senza avere paura”

La giovane ideatrice va anche oltre, spiegando perché l’installazione sia stata concepita in questo specifico modo, sui sampietrini del centro di Roma: “È una spirale di Archimede. Sono cerchi concentrici, che mantengono le stesse distanze. Quello che faremo è che, a domino, dall’esterno della spirale andremo verso il basso, cadendo verso il centro. Accompagnati ovviamente dai versi dei poeti. A un certo punto ci sarà un cambio di intenzione. Perché è quello che ci interessa. Abbiamo capito che siamo fragili e possiamo morire. Quello che ci interessa adesso è scegliere come vivere“.

Quindi la fase conclusiva dell’azione scenica collettiva: “Dal centro della spirale ritorneremo su, verso l’alto. Lo faremo aiutandoci con una corda. Perché nessuno si salva da solo“. E al termine del “risveglio” collettivo, la piazza di Roma esplode in un grido di gruppo: “Senza avere paura“.

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